Perugia, "Nelle scuole risparmio energetico e Solare"

La presidente della Provincia Stefania Proietti: "Una fonte pulita e democratica che può convivere col paesaggio. Obiettivo comunità energetiche"

La presidente della Provincia Stefania Proietti è Ingegnere

La presidente della Provincia Stefania Proietti è Ingegnere

Perugia, 8 settembre 2022 - Anche la Scuola è in seria difficoltà a causa del caro-energia. E con essa le amministrazioni competenti per gli approvvigionamenti. I Comuni nel caso delle Primarie e delle Medie inferiori oltre che degli asili, le Province per quanto riguarda gli istituti superiori.

"La provincia di Perugia in particolare – spiega la presidente Stefania Proietti – , gestisce gli edifici e gli impianti per oltre 33mila studenti. Parliamo di più di 110 strutture di varia tipologia: storiche, più moderne e più o meno coibentate a seconda dell’anno di costruzione. Edifici – continua – in cui purtroppo lo Stato non ha mai investito almeno fino agli ultimi anni in cui ha cominciato a favorire gli interventi per l’efficientamento energetico. Interventi in realtà totalmente insufficenti rispetto alle potenzialità di effettivo risparmio che dalle scuole si potrebbero avere".

C’è poi l’aspetto ’educativo’.

"Sicuramente. Va considerato che nelle Superiori, frequentate da ragazzi tra i 14 e i 19 anni, l’effetto culturale delle scelte di efficienza energetica possono significare molto. Loro trascorrono in classe circa 200 giorni l’anno. Avvertono subito, ad esempio, il ’discomfort’ termico nelle aule poco coibentate dove fa freddo d’inverno e caldo già dai primi giorni di primavera. Col risultato che, essendo l’adeguamento termico degli edifici praticamente inesistente, per ovviare al caldo eccessivo si aprono le finestre".

Cosa si potrebbe fare?

"Lo ripeto da quando avevo 23 anni, quando mi laureai in ingegneria meccanica energetica, con una tesi proprio su questo argomento. Avevamo analizzato tutte le scuole, in un’epoca in cui non esisteva ancora la ’certificazione’, mentre oggi sappiamo che se siamo in classe A l’edificio consuma poco mentre in classe G consuma molto. Già al tempo comunque delineavamo soluzioni, alcune ancora validissime. Penso all’adeguamento degli impianti classe per classe con le valvole termostatiche, che permettono al termosifone di diminuire il suo flusso di calore man mano che la temperatura dell’aula aumenta, oppure alle luci che adeguano il flusso luminoso nei banchi a seconda di quanta illuminazione entra dalle finestre. Oggi si utilizza soprattutto l’illuminazione con led e si risparmia oltre l’80%".

E il fotovoltaico

"Molte scuole approfittarono del cosiddetto conto-energia. Oggi ci sono le comunità energetiche. Noi guardiamo a questa opportunità con interesse poichè consentono di fare il vettoriamento, ovvero di creare energia in un luogo e di mandarla ad un’utenza vicina e non in rete. Il fotovoltaico nel centro storico di Assisi non si potrà mai fare. Ma nelle aziende e nelle scuole di Santa Maria degli Angeli magari sì. Quella energia potrà poi essere veicolata anche nel centro storico. Per questo chiediamo a gran voce che in questo rush finale il governo faccia le norme tecniche per i decreti attuativi".

Per lei che è anche sindaco di Assisi, Fratello Sole...

"Sì, la lezione di Francesco è sempre valida. L’energia solare non solo è pulita ma è democratica perchè è alla portata di tutti. La scuola che si trova dove non c’è il vincolo produce energia per sè ma anche per le utenze dove il vincolo c’è, inoltre può rendere autonoma anche una piccola comunità. Eccola l’uguaglianza della fonte rinnovabile rispetto alla fonte fossile che è la principale causa del cambiamento climatico in atto"

Rinnovabili ?

"Direi di sì, anche se non solo ovviamente. É fondamentale inoltre accumulare energia visto che di notte il sole non c’è. La prima fonte rinnovabile comquneu – ricorda Proietti – è il risparmio energetico e bisogna farne un uso razionale anche nelle scuole, come una vera sfida educativa per i ragazzi. Il risparmio energetico è alla portata di tutti gli 800mila umbri. Basta un gesto per la svolta. Investire nelle fonti rinnovabili per un’Umbria sempre più Green, sostenibile e parsimoniosa".