"Scuola, caos organici e rischio brividi in aula"

Erica Cassetta (Cisl) prevede una partenza ad ostacoli. “Mancano i docenti specializzati per il sostegno: si dovrà ricorrere ai supplenti“

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Tre meno di due settimane si torna in classe. Ma il suono delle campanella porta con sè diversi problemi. A fare da contraltare all’ottimismo per la riduzione delle restrizioni Covid che hanno accompagnato l’azienda scuola per questi tre anni, le preoccupazioni per la crisi energetica e il malcontento dei sindacati in materia di organici. Erica Cassetta segretaria della Cisl Scuola vede diverse nubi all’orizzonte. "A partire dalle immissioni in ruolo nella scuola secondaria di primo e secondo grado. La copertura dei posti messi si in ruolo, circa 1000 per l’Umbria è intorno al 50% delle disponibilità. Le differenze più significative - avverte - riguardano i posti di sostegno dove negli ultimi anni i posti precari hanno sfiorato il 60-70% e per cui si pone anche il problema della mancanza di personale con titolo di specializzazione".

Segretaria, immissioni in ruolo col lumicino anche quest’anno?

"L’inizio delle lezioni vedrà almeno la metà delle cattedre non coperte da posti stabili e quindi assisteremo all’ennesimo ricorso agli incarichi a tempo determinato sui posti vacanti. La chiamata per gli incarichi annuali è già iniziata nei giorni scorsi, in anticipo rispetto agli altri anni, anche se non priva di qualche problematicità".

E sul fronte dell’organico covid, come siamo messi?

"Tra i problemi, c’è la mancata conferma del cosiddetto organico Covid: si tratta di circa 1.800 posti per i docenti di tutti gli ordini e 830 collaboratori scolastici, senza i quali le scuole difficilmente avrebbero potuto affrontare i problemi organizzativi, educativo-didattici e di sicurezza legati alla pandemia".

Quest’anno ci si è messa anche l’emergenza energetica...

"E’ un’altra tematica “calda“. Come abbiamo già dichiarato, non può ricadere sugli studenti con il ricorso all DAD. I ragazzi hanno già pagato abbastanza sulla loro pelle i mancati interventi strutturali nelle scuole. Interventi che avrebbero permesso la scuola in presenza! La richiesta fatta dalla Cisl scuola al Tavolo 112 regionale in cui si è affrontato il tema della ripresa delle attività didattiche è stata quella di riconvocare il tavolo al più presto. Occorre che le Linee Guida nazionali del Ministero trovino un’applicazione più stringente a livello regionale dando risposte concrete ed univoche ai dirigenti scolastici che non si può continuare a lasciare soli!".

Edilizia scolastica: un nodo ancora irrisolto?

"Purtroppo sì. Alla politica regionale chiediamo un’informativa analitica sullo stato dell’edilizia scolastica, delle risorse pervenute all’Umbria e della progettazione e realizzazione degli interventi".

Silvia Angelici