SILVIA ANGELICI
Cronaca

A caccia di spazio dentro le aule

Le peripezie di una dirigente scolastica per garantire il rispetto delle norme di sicurezza nel proprio edificio

A caccia di spazio nelle aule

Perugia, 1 luglio 2020 - Ore 9: al Comprensivo 12 di Ponte San Giovanni (otto plessi per 46 aule), sulla scorta di quanto indicato lunedì dal Comune, sono iniziati i sopralluoghi del responsabile sicurezza e prevenzione, il tecnico incaricato dalla scuola di verificare la capienza degli spazi e dunque la corretta distribuzione degli alunni nelle classi. L’istituto diretto dalla preside Simona Ferretti è stato tra i primi a partire con le ricognizioni dei volumi disponibili e a breve potrà sciogliere quello che ormai è diventato il rebus dell’estate: sapere se ci sono le condizioni adatte per garantire il distanziamento tra gli alunni, nel rispetto delle Linee guida dettate dal Comitato tecnico-scientifico nazionale. "Mi sono mossa immediatamente – dice la dirigente – per avere la fotografia numerica degli spazi il prima possibile. E’ necessario capire come collocare i ragazzi in base al conteggio dei metri quadrati a disposizione. In base a questi calcoli infatti imposteremo poi le entrate e le uscite a scaglioni e la didattica dei laboratori. Il Piano – conclude Ferretti – fa leva anche su un ventaglio di strumenti di flessibilità ai quali i singoli istituti possono ricorrere grazie all’Autonomia di didattica e di ricerca, sempre però sulla base delle ampiezze di cui disponiamo, delle esigenze delle famiglie e del territorio".

Intanto in uno del plessi del Comprensivo 12, alla media Volumnio, la direttrice dei servizi generali di segreteria Chiara Scardazza, con l’ausilio di un’assistente e di un metro, illustra quanto potrebbe succedere nelle aule.

Entriamo in III D per provare una simulazione. "In questo edifico – spiega – abbiamo 10 classi e 280 alunni. Mediamente in ogni aula come questa ci sono dai 22 ai 23 ragazzi. Però, fino a che non sono chiare le distanze da rispettare (rime buccali, spalla-spalla?) e finché non sono terminati i sopralluoghi tecnici sulla capienza degli ambienti, accompagnati da una valutazione complessiva dei percorsi d’ingresso, non siamo in grado di pronunciarci. Stiamo valutando di usare altri banchi, meno ingombranti e più maneggevoli". Ma la Volumnio ha diverse carte da giocare: ora siamo nell’aula d’arte. Contiene 24 postazioni. Con un divisorio e sedute diverse si potrebbero ottenere due classi da dodici.

Al Comprensivo 12 (ma non è il solo) si cerca di racimolare volumi dove si può: "In effetti – dice la preside – se dovessero servire ci sono anche altri laboratori da recuperare come aule, abbiamo quella di informatica e quelle del confinante Cpia, la sede del Centro provinciale di istruzione per adulti". In questi giorni sono stati ultimati i lavori di ammodernamento dei bagni. Distanze e comfort garantiti. Poi saranno installati i dispencer con il gel in tutte le aule. "C’è ancora molto da fare – conclude Ferretti –, è una fase difficile, per questo contiamo anche sulla collaborazione delle famiglie".