Scritte anarchiche nell’Orvietano, s’indaga

In due diversi punti della città sono comparse delle frasi identiche realizzate con la stessa vernice bianca. Agenti del commissariato al lavoro

Due scritte identiche, realizzate con vernice bianca e inneggianti alla revoca del regime carcerario del 41 bis per l’anarchico Alfredo Cospito, sono comparse ieri mattina nell’orvietano. La prima su un muro lungo la strada della Patarina, tra Sferracavallo ed Orvieto scalo e la seconda su una parete di contenimento della strada provinciale 71 di Ficulle, a poca distanza dal paese. "No 41 bis Cospito" si legge su entrambe a carattere cubitali. Le indagini vengono svolte dagli uomini del commissariato al comando del dirigente Antonello Calderini. Pochissimi gli indizi a cui si sta lavorando; l’unica certezza è che si tratti della stessa mano come sembrerebbero indicare i caratteri e le dimensioni della scritta.

Analoghi episodi si sarebbero verificati anche in altre zone della provincia e ricalcano quanto avvenuto nei giorni scorsi in alcune città italiane come Firenze in cui sono comparse sui muri di alcune scuole. La mattinata di ieri è stata impiegata dagli agenti di polizia soprattutto per cercare di individuare la presenza di eventuali telecamere, soprattutto lungo la Patarina dal momento che nel caso di Ficulle non ci sono abitazioni nelle vicinanze. L’attenzione degli inquirente si rivolge agli ambienti "antagonisti" della città che sono ben noti e tenuti sotto controllo, ma non si escludono neanche "incursioni" esterne da parte di soggetti residenti ad altrove. Nel viterbese sono, ad esempio, presenti circoli anarchici piuttosto attivi e frequentati. I collegamenti ritenuti più probabili sono tuttavia quelli con le cellule anarchiche del perugino che, la settimana scorsa, hanno anche rivendicato le azioni di danneggiamento compiute ai danni della villa spoletina di Giorgio Del Papa, l’imprenditore titolare della Umbria Oli già condannato per la morte dei quattro dipendenti deceduti nel 2006 nel rogo dell’azienda.

A dicembre altre azioni violente con la stessa matrice avevano portato allo sfondamento della vetrina di una agenzia interinale di Foligno e al tentativo di incendio di tre auto nel centro direzionale dell’Unicredit a Madonna Alta. La polizia sta cercando anche di raccogliere eventuali testimonianze.

Claudio Lattanzi