Scoccia di ’largo respiro’: "A Perugia aria pulita. La città non è inquinata"

La candidata sindaco di centrodestra e civici commenta i dati del report di Legambiente: "Il trend delle Pm10 è in discesa, sforamenti diminuiti del 58%".

Scoccia di ’largo respiro’: "A Perugia aria pulita. La città non è inquinata"

Scoccia di ’largo respiro’: "A Perugia aria pulita. La città non è inquinata"

Margherita Scoccia difende l’operato ’ambientalista’ del centrodestra in città.

"In questi anni la qualità dell’aria che si respira a Perugia è molto migliorata. I valori medi della concentrazione annuale di polveri sottili Pm10, Pm2.5 e biossido di azoto rilevati dalle centraline installate dall’Arpa nelle zone maggiormente trafficate del parco Cortonese, alla stazione di Fontivegge e nel quartiere di Ponte San Giovanni, confermano che il trend è in discesa e non desta alcuna preoccupazione il numero dei superamenti dei parametri che sono ben al di sotto dei limiti".

Lo afferma in una nota proprio la candidata di centrodestra e civici al Comune di Perugia. Scoccia sottolinea che "nel recentissimo report di Legambiente, Perugia risulta tra i capoluoghi meno inquinati".

E tutto questo "nonostante un tasso di motorizzazione altissimo poiché sono state contate 760 auto ogni mille abitanti, secondo peggior capoluogo d’Italia per utilizzo del mezzo privato dopo Catania".

"Da anni ormai il trend dell’inquinamento atmosferico è in diminuzione nel capoluogo umbro dove i limiti normativi previsti non vengono superati - spiega Scoccia -. Secondo le medie annuali del 2023 i valori del Pm10 a Perugia si attestano su un valore di 20 microgrammi per metro cubo, quelli di Pm2.5 a 12 e il biossido di azoto a 17. A Perugia i valori di Pm10 sono migliori rispetto ad altri capoluoghi come Firenze, Venezia, Verona, Vicenza, Napoli, Bologna, Milano, Roma, Torino, Padova, Ancona, Cremona, Bari, Rovigo, Treviso, Brescia, Mantova, Cagliari, Palermo, solo per citarne alcune, ma anche della vicina Arezzo, dove i valori medi sono più elevati".

"Rispetto al 2013 quando il valore medio annuale di Pm10 a Perugia era di 21,3 – spiega ancora Margherita Scoccia – adesso è sceso a 20 e ciò è stato reso possibile anche grazie alla diminuzione del traffico urbano e ai motori meno inquinanti. Dieci anni fa si potevano contare 67 superamenti di Pm10 all’anno (20 Cortonese, 19 Fontivegge, 28 Ponte San Giovanni), dall’ultima stima risalente al 2022 i momenti di picco segnalati dalle tre centraline dell’Arpa sono stati 28 (1 Cortonese, 11 Fontivegge, 16 Ponte San Giovanni), dunque al di sotto dei limiti di 35 giorni, -58%".