Scavi archeologici al Poggio "E’ una svolta nella scrittura della storia del territorio"

Castiglione, sono i primi risultati delle indagini che hanno visto all’opera ventidue ricercatori

Scavi archeologici al Poggio  "E’ una svolta nella scrittura   della storia del territorio"
Scavi archeologici al Poggio "E’ una svolta nella scrittura della storia del territorio"

"E’ una svolta nella scrittura della storia del territorio". Sono i primi risultati delle indagini che hanno visto all’opera ventidue ricercatori, tra archeologi e studenti di "The Umbra Institute", "DePauw University" e "Associazione Acqua", sotto la direzione scientifica dei professori Rebecca Schindler e Pedar Foss, l’assistenza degli archeologi Stefano Spiganti, Giampiero Bevagna e Giancarlo Santarelli, grazie alla concessione del Ministero della Cultura sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, nella persona della dott.ssa Paola Romi in collaborazione con "Archeo Trasimeno". Rebecca Schindler ha parlato iniziando dalla struttura già conosciuta. "Dall’inizio della campagna è stato chiaro che il livello d’occupazione romana era stato completamente distrutto. Si può vedere dove sono le tegole alla base del muro che indicavano il livello del pavimento romano; sotto le arcate è visibile il banco di roccia naturale che indicano i piani di vita nell’antichità. La tecnica di costruzione in "opus mixtum" (pietre sistemate a reticolo insieme a tegole o laterizi) indica che questo edificio è stato costruito in età alto-imperiale, entro un arco cronologico compreso tra la fine del I secolo a. C. e il periodo adrianeo. È possibile che di fronte alle arcate fosse presente un ambiente per la produzione e immagazzinamento di prodotti del territorio e forse principalmente del lago". Ha introdotto l’archeologo Stefano Spiganti, presidente dell’Associazione Acqua, spiegando l’interesse verso questo sito del nucleo di lavoro che opera dal 2015 attraverso il TRAP "Trasimeno Regional Archaeological Project".