Perugia, scambia un tumore per una verruca: dermatologa condannata

La paziente è morta proprio a causa della forma tumorale partita da un melanoma nodulare maligno ulcerato

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Perugia, 30 giugno 2022 - Il gup di Perugia ha condannato a 8 mesi di reclusione una dermatologa per omicidio colposo in relazione alla morte di Giulia Cavallone, giudice al tribunale di Roma deceduta a causa di una malattia il 17 aprile del 2020. La dermatologa è accusata di avere definito come «verruca seborroica» un neo sul polpaccio della donna che in realtà era un «melanoma nodulare maligno ulcerato» da cui è partita la forma tumorale che ha causato la morte di Cavallone. Sulla decisione del gup umbro hanno espresso «soddisfazione» gli avvocati di parte civile, Stefano Maccioni e Nicola Di Mario.

«Attendiamo di leggere le motivazioni per un più attento esame. È stata riconosciuta una condotta colposa della dermatologa e il nesso di causalità tra questa e il decesso della dottoressa Giulia Cavallone. La famiglia sta portando avanti questa battaglia già iniziata dalla Cavallone quando era ancora in vita per impedire che quanto accaduto non abbia a ripetersi in futuro», commentano.