
L’ex direttore generale della Asl 1, Andrea Casciari, dovrà restituire oltre 59mila euro all’Azienda sanitaria, mentre l’allora dirigente degli affari legali Luca Benci ne dovrà risarcire più di 29mila. E’ questa la sentenza della Corte dei Conti dell’Umbria sulla vicenda del mancato riconoscimento dell’indennizzo retributivo ai sanitari per i tempi di vestizione. Una questione che si trascina da anni è che è sfociata nel giudizio della corte contabile (presidente Piero Carlo Floreani). Nessuna condanna invece per l’altro direttore generale, Giuseppe Legato. La storia risale al 2014 , quando la Asl venne chiamata a giudizio dal Tribunale del Lavoro dopo un ricorso di 15 dipendenti che fecero ricorso chiedendo che il tempo per cambiarsi fosse retribuito. La vicenda si chiuse nel 2017 quando il Tribunale di Perugia condannò l’Azienda sanitaria a corrispondere 117.954,44 euro ai ricorrenti. L’anno scorso così la la Procura contabile ha convenuto in giudizio Giuseppe Legato (altro ex direttore generale, prosciolto), Casciari e Benci, poiché dai fatti emergeva "prova della cattiva gestione della vertenza del contenzioso, dalla quale deriverebbe un danno erariale". "L’apporto causale all’evento dannoso va riferito alle condotte omissive realizzate da Casciari e Benci e concretizzatesi nella mancata definizione dell’ipotesi transattiva". Insomma, forse una transanzione sarebbe stata più conveniente per l’Asl e quindi per le casse regionali".