
Sanità, Umbria tra le regioni “rimandate“
Perugia, 22 giugno 2023 – L’Umbria non è più regione di riferimento per la sanità, non è più benchmark insomma, per dirla con un termine tecnico. E’ quanto emerge da Performance 2023 su appropriatezza, equità, sociale, esiti, economico-finanziaria, innovazione, disegnato dalla XI edizione del rapporto "Le performance Regionali" del Crea Sanità, Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità.
Rapporto che indica come in Umbria, fatto 100 come risultato massimo raggiungibile, si raggiungano 40 punti con la conseguenza di una realtà che non è tra quelle promosse, ma rimandate.
Il divario del ranking fra la prima e l’ultima regione è rilevante: quasi un terzo delle regioni non arriva ad un livello pari al 30% del massimo ottenibile. Tre realtà tutte del Nord-Est, sembrano avere livelli complessivi di tutela significativamente migliori dalle altre: Veneto, Trento e Bolzano superano la soglia del 50% (rispettivamente 59%, 55% e 52%).
Nel secondo gruppo troviamo cinque regioni, con livelli dell’indice di performance compresi tra il 47% e il 49%: Toscana, Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia e Marche. Nel terzo gruppo troviamo Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Umbria Molise, Valle d’Aosta e Abruzzo hanno livelli di performance abbastanza omogenei, ma inferiori, compresi nel range 37-43%. Infine, 6 Regioni, Sicilia, Puglia, Sardegna, Campania, Basilicata e Calabria, hanno livelli che risultano inferiori al 32%. Un quadro, evidenzia il Crea, che sottolinea la nuova impostazione di ammodernamento dell’assistenza che punta sul territorio e sulla domiciliarità.
Sei le dimensioni analizzate: appropriatezza, equità, sociale, esiti, economico-finanziaria, innovazione: "Da Regione benchmark e ai primi posti in classifica nel 2018 agli ultimi posti oggi, scivolando sempre più verso le posizioni più basse, al pari del Sud" commenta il consigliere regionale, Andrea Fora (Italia Viva), che critica ancora una volta le scelte della Giunta Tesei in materia.
«La sanità dell’Umbria non si sente rimandata, anzi in alcuni ambiti importanti e strutturali per le risposte di cura siamo tra i primi. E parliamo di oncologia, interventi mininvasivi, assistenza domiciliare integrata per persone disabili e anziani, replica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto.