Sanità, questione aperta "Aree interne dimenticate"

Assemblea a Lugnano sulle difficoltà dei cittadini a fronte del taglio dei servizi. Il sindaco chiama a raccolta i colleghi: "Situazione grave, la Regione ci ascolti"

La questione sanitaria nelle aree interne della provincia ternana: la pone Lugnano, “capofila“ della protesta. Niente guardia medica, pochi e super-richiesti medici di base, ospedali lontani e pronto soccorso part-time o affollati, ambulanze senza medici e che arrivano chissà da dove. E ancora: prenotazioni di visite specialistiche che si trasformano in odissee per tempi e distanze , con i cittadini sballottati spesso verso l’Umbria del nord. Sono i temi emersi dall’incontro pubblico convocato dal sindaco Gianluca Filiberti, che ha riunito rappresentanze associative (Anap-Confartigianto e Centro studi Malfatti) e istituzionali (i Comuni di Penna, Giove, Alviano, Guardea, Amelia). Tutti più o meno presenti; assente la Regione, anch’essa invitata. "Dibattito costruttivo e trasversale in cui si è preso atto della grave questione sanitaria nei nostri territori – commenta Filiberti – . Siamo molto preoccupati. Farò una sintesi da inviare in Regione e chiederemo di essere ascoltati, anche ricevuti se necessario. I sindaci sono autorità sanitarie sui territori: vorremmo capire cosa si sta facendo per le aree come le nostre, le più disagiate. C’è uno squilibrio evidente tra le province di Perugia e Terni. Per noi a Lugnano la guardia medica, che è stata sopressa, è fondamentale per avere un primo riscontro sanitario. Raggiungere Terni e Orvieto è sempre più difficile; i medici di base sono pochi e manca il turn over. C’è chi ha prenotato una visita al Cup programmata nel Perugino, tanto che il costo del viaggio si avvicina a quello di una visita privata. E’ stato ricordato che dell’ospedale di Narni-Amelia si parla dal 1978". "Mi auguro – conclude Filiberti – che i sindaci si uniscano: la politica non c’entra, in mezzo c’è la salute"

Ste.Cin.