REDAZIONE UMBRIA

Salta tubatura al ’Capitini’. Corridoi allagati

Gli studenti dell'Istituto superiore Aldo Capitini denunciano la rottura di una tubatura e il conseguente crollo di parti dell'immobile, rendendolo inagibile. Si chiede un'inchiesta regionale sull'edilizia scolastica e l'allocazione di fondi adeguati. Il 17 novembre scenderemo in piazza per protestare.

Salta tubatura al ’Capitini’. Corridoi allagati

Si rompono alcune tubature all’Istituto superiore Aldo Capitini e alcune parti dell’immobilie, allagate, diventano inagibili. A denunciarlo – con tanto di foto – l’Unione degli studenti che spiega come si sia "verificata la rottura di una tubatura, con conseguente compromissione del soffitto. A seguito di questo incidente, i corridoi, sia del piano terra che del primo piano, sono attualmente inutilizzabili, e una parte del padiglione B dell’istituto non è accessibile. Inoltre, nell’aula adiacente alla tubatura danneggiata – aggiungono –, si è verificato il crollo di una parte del controsoffitto. Per fortuna, al momento del cedimento, non erano presenti studenti nell’aula, evitando potenziali pericoli per le persone".

"Gli studenti sono stati temporaneamente trasferiti in altre classi – racconta ancora l’Unione –, senza certezze riguardo alla tempistica per il ripristino completo dell’agibilità della scuola". E qui le puntualizzazioni: "Lo scorso anno è stata avviata una serie di investimenti da parte della Provincia, ma è evidente che non è stata effettuata un’analisi dettagliata dei problemi strutturali delle scuole, come dimostra l’assenza di fondi assegnati all’istituto".

"Le scuole umbre soffrono di gravi problemi strutturali, ma i finanziamenti per le ristrutturazioni sono sempre più limitati – aggiungono –. Ad esempio, il liceo A. Pieralli, reso inagibile dal terremoto del 2016, ha ricevuto fondi solo l’anno scorso e ancora non è chiaro quando gli studenti iscritti potranno tornare a utilizzare la sede. È essenziale condurre un’inchiesta regionale sull’edilizia scolastica e allocare finanziamenti adeguati alle scuole finché i rischi e le instabilità strutturali non saranno risolti, e finché non sarà garantito il pieno diritto allo studio. Per questo motivo – concludono – il 17 novembre scenderemo in piazza in tutta Italia per protestare a favore di scuole conformi".