
"Torniamo in piazza, perché se non ci andiamo vuol dire che accettiamo questo stato di cose". L’esortazione arriva da Maria Rita Paggio e Maurizio Molinari, segretari generali di Cgil e Uil Umbria. Lo sciopero generale proclamato per domani dai due sindacati sarà infatti caratterizzato da una manifestazione in piazza IV Novembre, alle 10.
Sul palco di Perugia saliranno anche alcuni giovani, fra cui studenti, che "rappresentano il vero problema della società, ed è importante che siano protagonisti delle proteste – spiegato ancora Paggio e Molinari -. La mobilitazione è legata a più temi. Su tutti emergenza salariale, contrattazione collettiva, pensioni, investimenti in tema di salute e politiche industriali. C’è una finanziaria che non risponde agli interessi delle persone che lavorano e che pagano le tasse e tengono in piedi il paese - ha detto Paggio sottolineando che la questione riguarda anche l’Umbria -. È una delle regioni con salari e pensioni più basse, con una fuga di giovani costante e che non vede prospettiva di cambiamento concreta per il futuro delle nuove generazioni e quindi della regione". Riguardo la legge Fornero, i sindacati attaccano dicendo che "il Governo adesso l’ha peggiorata. Le pensioni sono sempre più povere".
E sui giovani, Cgil e Uil dell’Umbria parlano di una condizione di sempre maggiore precarietà. Per Molinari il quadro della regione è brutto. Fra i nodi principali, "il piano sanitario che non esiste e una regione che si invecchia senza investimento nel sociale e nel sanitario".
S.A.