
Anche il vicepresidente del Consiglio comunale, Sergio Grifoni, ha segnalato con un post la chiusura della Rocca di domenica
"Ci risiamo, ore 16 di domenica 13 ottobre; turisti a spasso ovunque, Rocca chiusa". Sono le parole del vicepresidente del consiglio comunale Sergio Grifoni a commento di una foto postata sui social che ritrae il cancello della Rocca Albornoz sbarrato. Non è una novità perché la settimana scorsa l’ufficio stampa del comune ha reso noto i nuovi orari d’apertura dei musei cittadini. "La Rocca – scrive l’ente – dal 3 al 26 ottobre sarà aperta dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 19.20 (ultimo ingresso 18.45), la domenica dalle 9 alle 13.30 (ultimo ingresso 12.45) e la prima domenica del mese dalle 9.30 alle 19.20 (ultimo ingresso 18.45). A partire dal 27 ottobre 2024 al 31 marzo 2025 si potrà accedere dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18.30 (ultimo ingresso 17.45), la domenica dalle 9 alle 13.30 (ultimo ingresso 12.45), la prima domenica del mese dalle 9 alle 18.30 (ultimo ingresso 17.45)".
Uno dei monumenti più importanti della città quindi la domenica pomeriggio rimarrà chiuso fino al 31 marzo. Un problema simile si era già verificato un paio di anni fa e lo stesso Grifoni aveva invitato l’amministrazione a trovare una soluzione per garantire l’apertura anche nei giorni festivi. Sì, perché in questo particolare momento un turista oltre a non poter visitare la rocca deve rinunciare anche a passeggiare lungo il ponte delle Torri, ancora chiuso nonostante il temine dei lavori di messa in sicurezza, ma non può neanche visitare la chiesa di San Salvatore patrimonio Unesco, danneggiata dal terremoto ed interessata dai lavori di restauro. Spoleto offre molto altro, ma è chiaro che questi tre insieme al Duomo sono comunque i monumenti più importanti. Se per San Salvatore ci sarà ancora da attendere per il ponte delle Torri la riapertura del camminatoio dovrebbe essere imminente. Per la Rocca invece la questione è piuttosto complicata perché ci sarebbero da rispettare i vincoli contrattuali con il personale. A quanto pare al momento gli operatori che prestano servizio alla Rocca sono sette, ma secondo il contratto le giornate lavorative nei giorni festivi non possono superare il 33% del totale. Ci sarebbe la possibilità di allungare al 50%, ma solo previo accordo sindacale che al momento, da quanto trapela, non sarebbe ancora stato firmato. Per ovviare a questa problematica si potrebbero avviare progetti con associazioni culturali o di volontariato o addirittura con gli istituti scolastici della città.
Daniele Minni