Rischio idrogeologico "Fiumi sorvegliati speciali e monitoraggio del suolo"

L’assessore Melasecche spiega come si muove il Servizio idraulico e sismico della Regione. "Parola d’ordine prevenzione. Stanziate risorse per macro aree" .

Rischio idrogeologico  "Fiumi sorvegliati speciali  e monitoraggio del suolo"

Rischio idrogeologico "Fiumi sorvegliati speciali e monitoraggio del suolo"

PERUGIA

I cambiamenti climatici, insieme alla spinta dell’urbanizzazione che non ha tenuto conto delle caratteristiche e della pericolosità naturale del territorio, stanno accentuando i rischi dei cosiddetti eventi estremi, aumentando ad esempio l’intensità e la frequenza dei periodi piovosi a carattere alluvionale. Questo provoca gravi danni alle popolazioni, al territorio e al tessuto socio-economico regionale.

Ma la Regione non si fa cogliere impreparata, e grazie agli esperti del Servizio rischio idrogeologico, idraulico e sismico, che fanno capo all’assessorato diretto da Enrico Melasecche, ha previsto un piano di governo del territorio per prevenire e fronteggiare le varie emergenze. "La gestione del rischio idraulico - spiega Melasecche – è di grande importanza e viene perseguita attraverso le attività di previsione e prevenzione. Per quanto riguarda le competenze sulla rete idrografica ci sono competenze distinte dove si opera con le Province, i Consorzi di Bonifica e l’Agenzia forestale". Melasecche, tanto per fare un esempio concreto, ricorda che la Regione ha stipulato una convenzione con i Vigili del fuoco da 40mila euro l’anno per interventi che riguardano la rimozione di alberi e grossi detriti dai corsi d’acqua. "E’ stato poi pianificato – aggiunge – il finanziamento di interventi di manutenzione idraulica volti al mantenimento in esercizio dei corsi d’acqua, conservandone l’assetto e la funzionalità". Uomini e mezzi, ma anche risorse. La Regione, nell’ambito del Pnrr, ha approvato 13 macro interventi (20.586.880 euro stanziati) abbinati ai sei comprensori idraulici colpiti dalle alluvioni del 2005, 2012 e tra il 2013 e il 2014.

Intanto, la governatrice Donatella Tesei fa sapere che alla plenaria del Comitato europeo delle Regioni in corso a Bruxelles "si è parlato anche del tema della prevenzione, quindi di risorse che possano essere scaricate e messe a terra proprio per prevenire fenomeni come quelli avvenuti in Emilia-Romagna. Una parte possono essere sicuramente le risorse dedicate alle missioni specifiche del Pnrr, ma anche di altre risorse che intercettiamo nelle singole regioni, come i fondi di coesione"

Silvia Angelici