REDAZIONE UMBRIA

Delitto Polizzi, conferma dell'ergastolo per Riccardo Menenti

La Cassazione ha rigettato il ricorso dell'omicida e del figlio condannato, in concorso, a 16 anni

Valerio e Riccardo Menenti

Roma, 9 luglio 2020 - I giudici della quinta sezione penale della Corte di Cassazione, presieduta da Maria Vessichelli, mettono la parola fine alla lunga vicenda giudiziaria legata al delitto di Alessandro Polizzi, ucciso con un colpo di pistola la notte tra il 25 e il 26 marzo del 2013 nella casa di via Ricci, a Perugia.

Gli ermellini confermano la sentenza della Corte d'Appello di Firenze che ha condannato l'autore materiale dell'omicidio Riccardo Menenti all'ergastolo e suo figlio Valerio, per concorso, a 16 anni e mezzo.

Riccardo Menenti, ex pugile, sconta anche il tentato omicidio della fidanzata del giovane perugino Julia Tosti, scampata all'agguato mortale quella maledetta sera. Rigettati dunque i ricorsi contro l'Appello-bis presentato dalla difesa dei Menenti che chiedeva le attenuanti generiche per Riccardo e l'assoluzione per Valerio.

Per l'artigiano sessantenne si riaprono così le porte di carcere di Terni dopo che lo scorso gennaio ne era uscito per decorrenza termini. 

Uno dei legali, l'avvocato Francesco Mattiangeli, aveva comunque spiegato che «nel caso in cui la condanna diventasse definitiva Riccardo e Valerio Menenti si costituiranno immediatamente al carcere di Terni». In aula c'era anche la fidanzata di Polizzi Julia Tosti, che si trovava con lui quando venne ucciso e fu ferita a una mano dal colpo di pistola sparato dall'omicida, insieme ai familiari della vittima.