Riassaporare la vita "Così migliaia di ragazze sono riuscite a guarire qui a Palazzo Francisci"

Todi, compie vent’anni il Centro pubblico specializzato nella cura dei disturbi alimentari, un’eccellenza assoluta in Italia. La fondatrice: "Ai primi segnali contattateci subito, la diagnosi precoce è decisiva".

Riassaporare la vita  "Così migliaia di ragazze  sono riuscite a guarire  qui a Palazzo Francisci"

Riassaporare la vita "Così migliaia di ragazze sono riuscite a guarire qui a Palazzo Francisci"

di Sofia Coletti

Compie vent’anni Palazzo Francisci, il Centro specializzato nei disturbi del comportamento alimentare che rappresenta un’eccellenza assoluta della sanità italiana. E li festeggia domani alle 21 al Teatro Comunale di Todi in una serata a ingresso libero con tutti i protagonisti di questa esperienza: pazienti, genitori e operatori, tra testimonianze, performance, musica, video e letture. Così da ripercorrere una sfida senza precedenti, condita da passione, amore e intuizioni vincenti, come ci racconta Laura Dalla Ragione, fondatrice del Centro e responsabile della Rete dei Disturbi del Comportamento Alimentare dell’Usl Umbria 1.

Come è iniziata la storia?

"Inizia a maggio del 2003, per rispondere all’emergenza dei disturbi alimentari che stava esplodendo. Per intenderci, in quegli anni in Italia c’erano 300mila persone malate contro i 3 milioni di oggi. Su incarico della Regione, con operatori sanitari della Asl 1 e dell’Azienda Ospedaliera iniziammo a ideare una struttura extraospedaliera per il trattamento e la riabilitazione. La trovammo a Todi, a Palazzo Francisci: una casa per orfane inutilizzata, bellissima, con un giardino e qualcosa di romantico e familiare. Era il posto giusto".

Come è stata la partenza?

"Difficile, accolta con perplessità e ostilità. Il nostro era un esperimento unico, non c’erano strutture simili in Italia, le persone venivano curate nei reparti psichiatrici o di medicina. L’idea vincente, ripresa da esperienze europee e canadesi, fu che le ragazze anoressiche si potevano curare in un ambiente a forma di casa, non connotato come ospedale. Al posto del personale volontario noi però abbiamo messo personale specializzato".

E poi cosa è successo?

"Pensavamo che il Centro sarebbe stato utilizzato dall’Umbria, ma già a ottobre iniziarono ad arrivare richieste dalle regioni vicine, poi da tutta Italia. Era l’unica struttura pubblica interamente dedicata ai disturbi alimentari, queste caratteristiche hanno facilitato l’adesione delle ragazze. Plotino dice che l’anima ha bisogno di un luogo...".

Quali sono i punti di forza?

"Il nostro approccio globale alla persona e non alla malattia, olistico e specializzato. Abbiamo elaborato un metodo multidisciplinare, nel Centro lavorano 75 operatori di 16 discipline: ci sono medici, infermieri, nutrizionisti, endocrinologi, psichiatri ma anche filosofi, musicoterapeuti e danzaterapeuti. L’approccio a 360 gradi è stato così vincente da essere replicato in tutta Italia E’ diventato il Metodo Todi".

E l’Umbria è diventata un punto di riferimento nazionale...

"Abbiamo una rete d’eccellenza che non esiste in nessun’altra regione, con 4 strutture specializzate: due a Todi, Palazzo Francisci e il Nido della Rondine (un centro diurno) per il trattamento di anoressia e bulimia, dal 2010 a Città della Pieve c’è il Centro Dai per un’altra grande emergenza, l’obesità e il disturbo da alimentazione incontrollata, soprattutto adolescenziale. Infine dal 2013 a Umbertide il Centro Dca ambulatoriale per i disturbi selettivi dell’alimentazione, disfagie, anoressie precoci e Ardif, per bambini e preadolescenti".

La situazione in Umbria?

"Oggi ci sono 15mila persone con patologie alimentari. Con un fortissimo aumento, almeno del 30%, dopo il covid e un deciso abbassamento dell’età: abbiamo tantissime bambine di 11, 12 anni, a Palazzo Francisci il 70% dell’utenza ha meno di 14 anni. E’ un fenomeno degli ultimi 5 anni, dovuto al covid e a nuove forme di depressione. E poi aumentano bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata".

C’è un monito da lanciare?

"Se c’è problema alimentare, un sospetto, un comportamento strano e soprattutto si vive in Umbria, invito a rivolgersi subito a un Centro, la diagnosi precoce è fondamentale. I disturbi alimentari sono patologie gravi, spesso causa di morte, ma sono curabili e guaribili. E il Centro di Todi gestisce anche il Numero verde nazionale della Presidenza del Consiglio: 800180969. Le richieste di aiuto sono raddoppiate nel 2020, triplicate nel 2021 con un trend sempre in crescita".