MICHELE NUCCI
Cronaca

Una nuova avventura, riapre il 'Caffè di Perugia'

Lo storico locale mercoledì torna in funzione

Caffè di Perugia

Perugia, 1 luglio 2017 - Se non è stato un «blitz» poco ci manca, ma alla fine il «Caffè di Perugia», riaprirà e lo farà nel giro di pochi giorni: mercoledì infatti le porte del locale di via Mazzini saranno di nuovo aperte al pubblico. La notizia rimbalzava in città da qualche giorno e ieri la conferma ufficiale è arrivata direttamente da Gianluca Ugoberti, imprenditore perugino e amministratore della «Osa srl», la società di ristorazione che gestisce alcuni importanti locali in tutta la città (il Bam Bam di Olmo, la Dolce Vita, il pub Il Dollaro in via Settevalli e il Ristoburger al Gherlinda di Ellera) e che ha deciso di riaprire il locale.

«E’ stata una trattativa rapida quella che abbiamo effettuato con i proprietari – racconta Ugoberti –: abbiamo chiuso la pratica in dieci giorni. A onor del vero va detto che ci eravamo incontrati già prima che un’altra cordata entrasse in campo. Poi però quella ‘partita’ non è andata a buon fine e così siamo stati ricontattati... ».

Ugoberti, 46 anni e perugino doc, non nega il suo amore per il centro storico. «Ho vissuto personalmente il declino dell’acropoli – afferma – e mi piangeva il cuore fino a qualche tempo fa vederla ridotta così male. Da qualche tempo a questa parte ho invece la sensazione che le cose stiano cambiando – continua – e per questo abbiamo deciso di fare questo investimento, per spirito imprenditoriale e per amore della città: il Caffè di Perugia, insieme al Turreno, rappresenta un pezzo di storia importante del capoluogo e anche per questo motivo non ci siamo sottratti».

La società Osa effettuerà una sorta di esperimento: da luglio e fino alla fine di ottobre infatti cercherà di capire come far funzionare al meglio il Caffè di Perugia: «Apriremo il bar e il ristorante naturalmente – spiega Ugoberti – ma dovremo comprendere come far funzionare questa struttura che è abbastanza complessa: basti dire che si sviluppa su piani diversi».

«Per capire le cose però bisogna viverle e non farsele raccontare – aggiunge –. Così noi ci proviamo per l’intera stagione estiva e fin dopo Eurochocolate: a quel punto tireremo somme e sottrazioni e decideremo se proseguire questa avventura». Per questi quattro mesi verranno impiegate 25 persone: elemento tutt’altro che da sottovalutare.