Resta ustionato un bambino di diciotto mesi. Dal ’Santa Maria’ a Roma con l’elisoccorso

Bambino di 18 mesi ustionato da acqua bollente, non in pericolo di vita. Trasferito con elisoccorso a Roma per cure specializzate. Mancanza di pista d'atterraggio all'ospedale di Terni in discussione.

Non è in pericolo di vita il bambino di diciotto mesi arrivato domenica al pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria“ con diverse ustioni su arti e busto provocate da acqua bollente, secondo le prime ricostruzioni nel contesto di un incidente domestico. Il piccolo è stato quindi trasferito con l’elisoccorso in un ospedale specializzato della Capitale. Le sue condizioni fortunatamente non sono gravi.

Il bambino, di nazionalità italiana, abita con i genitori nella provincia viterbese e, già scortato dalla polizia, è arrivato nel nosocomio ternano nel pomeriggio di domenica. L’ospedale Santa Maria gli ha somministrato le prime cure del caso per poi decidere, anche a scopo precauzionale, il trasferimento del piccolo in un centro specializzato di Roma. Il bambino è rimasto al Santa Maria per poco di un’ ora. Poi scortato nuovamente dalle pattuglie della polizia ha raggiunto l’Aviosuperficie di Maratta, dove è stato attivato il servizio di elisoccorso verso la struttura specializzata della Capitale. L’intervento, che pur non ha fatto registrare ritardi di sorta e si è svolto nella massima efficacia, ripropone comunque la questione della mancanza di una pista d’atterraggio adiacente all’ospedale cittadino, con la scelta obbligata dell’Aviosuperficie come base dell’elisoccorso, in arrivo e in partenza. E’ comunque allo studio la realizzazione di una pista d’atterraggio nelle immediate vicinanze del nosocomio. Risale ad un paio di mesi fa l’apposito sopralluogo del personale dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile)