
Non tutto è oro ciò che brilla racconta un vecchio detto. E così ieri Anas ha illustrato alla Commissione urbanistica comunale alcuni dei nodi relativi al progetto del raddoppio delle Rampe di Ponte San Giovanni. Nodi che sono relativi sia alla realizzazione di alcuni sottopassi sia del montaggio delle barriere anti rumore che dovrebbero proteggere gli abitanti del quartiere dal traffico ininnterrotto che tutti i giorni attraversa quel tratto. Il tutto è stato al centro di due ordini del giorno (uno di Paolo Befani di Fdi, l’altro di Pd, Cinque Stelle e Ipp) a cui Lamberto Nicola Nibbi, responsabile struttura territoriale di Anas, ha cercato di rispondere. “Le barriere antirumore sono previste sia nell’intervento del Nodino sia in quello relativo al raddoppio delle rampe – ha spiegato –. Pur non essendo possibile quantificare i costi dell’intervento. E’ ovvio che se andranno realizzate barriere antirumore nel tratto intermedio, ciò potrebbe essere associato alla sostituzione delle barriere “bordo-laterale”, ormai datate pur se a norma. Quanto ai sottopassi, Nibbi ha evidenziato che “il tema, prima che si chiuda il progetto sul raddoppio delle rampe, dovrebbe essere avanzato dalla Regione e dal Comune dato che si tratta di viabilità interna al fine di poter essere valutato dal punto di vista tecnico ed economico, magari corroborato da uno studio”. Nibbi ha riferito che l’intervento per il raddoppio dello svincolo di Ponte San Giovanni si attesta oggi sui 41 milioni, destinati a crescere molto inserendo altre opere come sottopassi e barriere antirumore fino a Collestrada, "costi non tutti sostenibili nell’immediato".