STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Ragazzi uccisi dalla droga, 7 anni al pusher

Flavio e Gianluca, 16 e 15 anni, morti nel sonno. Lo spacciatore vendette loro il metadone. Il legale di una delle mamme: "Sentenza assurda"

Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi, 16 e 15 anni, morti nel sonno nel luglio 2020

di Stefano Cinaglia

Condannato dal gup Simona Tordelli a sette anni e due mesi di reclusione, con rito abbreviato, Aldo Maria Romboli, il 41enne ternano che rifornì di metadone Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi, 16 e 15 anni, morti nel sonno tra il 6 e il 7 luglio scorsi, a seguito di un malore, dopo aver assunto la sostanza insieme ad alcol. I due giovanissimi pagarono 15 euro quella bottiglietta di metadone risultata letale. Morte come conseguenza di altro delitto e spaccio di sostanze stupefacenti (reato questo riferito a quattro diversi episodi), le accuse contestate all’uomo, che oggi non era presente in aula. Romboli, tossicodipendente da anni in cura al Serd, venne arrestato dai carabinieri il giorno della tragedia ma da mesi è agli arresti domiciliari in una comunità di recupero, dove resterà in assenza di diverse disposizioni del giudice. In aula il pm Raffaele Pesiri e lo stesso procuratore capo Alberto Liguori, che avevano chiesto una condanna a dodici anni.

Di sentenza "assurda" parla uno dei legali di parte civile, l’avvocato Fabio Massimo Guaitoli, che assiste la madre di Flavio. "In 43 anni di lavoro nel mondo della giustizia _ commenta il legale _non avevo mai sentito una cosa simile e speravo di non sentirla. Non so quali possano essere le attenuanti generiche di fronte al dolore di una madre. Mi auguro che la Procura faccia appello". "Non sono uso commentare sia in negativo che in positivo le sentenze e così farò anche stavolta", afferma l’avvocato Massimo Carignani, difensore di Romboli. Il giudice ha anche disposto il riconoscimento per le parti civili di una provvisionale di 20 mila euro nei confronti dei genitori delle due vittime e di 10 mila euro per i fratelli.