
PERUGIA
Comune e Gesenu si apprestano a ritoccare la modalità e i giorni di raccolta dei rifiuti all’interno dell’acropoli, con le utenze domestiche che risultano ancora in calo e qualche incognita come la questione dei B&B che pagano la bolletta come fosse quella di una famiglia, quando in realtà si tratta di attività alberghiere. Ieri l’assessore all’Ambiente Otello Numerini e il direttore operativo Gesenu Massimo Pera, hanno presentato le modifiche che scatteranno dal 9 ottobre. La modifica principale consiste nel cambio del giorno di raccolta del vetro, che passerà dall’attuale venerdì alla domenica sera. L’altra modifica è sul "Raccoglincentro", il bus che passa a raccogliere la spazzatura: le fermate delle tre linee del servizio passeranno dalle attuali 9 a 10 e sono state soppresse le fermate scarsamente utilizzate ed aggiunte su ogni linea “nuove” fermate, per un totale di 30: la linea rossa sarà anche in via della Sposa tutti i giorni dalle 19,25 alle 19,45; la linea blu sbarcherà pure in via del Geranio dalle 15.15 alle 15.35; la linea gialla farà tappa anche a piazza del Circo (14.45-15.05), via Bonazzi (15.15-15.35) e via Bartolo (17.55-18.15). Saranno altresì migliorate le tabelle con gli orari. Da martedì 19 settembre inoltre sarà a disposizione uno stand in Piazza della Repubblica, per fornire tutte le attrezzature necessarie ad una corretta raccolta differenziata dei rifiuti. Tutti coloro che sono nuove utenze prive di attrezzature, oppure coloro che avranno necessita di cambiare eo sostituire i mastelli, ritirare nuovi kit di sacchi per la raccolta differenziata, o più semplicemente ricevere informazioni , potranno recarsi allo stand presente da martedì 19 settembre a sabato 7 ottobre dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 19.00. I residenti all’interno delle mura urbiche sono ormai soltanto 8.298, con 5.006 utenze domestiche e 1.116 tra negozi, artigiani e studi professionali. Gesenu cercherà, in collaborazione con l’Ateneo, di sensibilizzare anche gli studenti a fare la differenziata, dato che il loro numero è tornato a crescere. Poi come accennato c’è la questine del B&B. Pera ha parlato di fenomeno "rilevante, che andrà attentamente monitorato", dato che i proprietari-furbetti pagano la Tari come fosse un’abitazione e non un servizio di alloggio. Va in archivio il cestino tecnologico dei Giardini Carducci: costa troppo.
M.N.