
Mauro Franceschini di Confartigianato
Confartigianato, presieduta da Mauro Franceschini, denuncia "che le politiche seguite negli appalti dal Comune e dai propri enti partecipati, prescindono dalla finalità di promuovere il lavoro e lo sviluppo delle imprese locali quando addirittura non la ostacolano direttamente. Non si tutela il bene pubblico con il massimo ribasso".
"La normativa nazionale – continua l’associazione – consente sempre di più di difendere e far sviluppare le pmi dei territori con strumenti diretti a limitare i ribassi anomali nell’aggiudicazione degli appalti e a dare premi valutativi secondo il criterio della prossimità geografica. Molti Comuni che hanno a cuore lo sviluppo del territorio inseriscono criteri di valutazione ambientale e gestionale, invitano operatori con sede nella regione con criteri di minor prezzo uniti a criteri di filiera corta, introducono criteri premiali di prossimità. L’amministrazione comunale ha deciso di non applicare questi strumenti legislativi e di procedere imperterrita nella ormai lunga prassi, che non possiamo considerare casuale, tendente a preferire le offerte al massimo ribasso di imprese di altri territori anche quando presentano ribassi esorbitanti rispetto al mercato locale".
Replica l’assessore comunale Marco Iapadre: "Nessuno ci può chiedere di stravolgere le procedure di gara che vedono a livello nazionale sia le tipologie e i criteri selettivi da applicare. Un aspetto gestionale che non compete alla politica ma ai tecnici chiamati ad applicare norme che il legislatore per evitare atti arbitrari o non rispettosi della concorrenza".