Questura e Regione rinnovano l’accordo sulla cybersicurezza

Sambuchi (Polizia Postale) e l’assessore Fioroni hanno confermato l’impegno a tutela della rete informatica

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Assicurare la continuità dell’erogazione di servizi nevralgici per l’intera collettività. È l’obiettivo del protocollo rinnovato ieri tra Questura e Regione Umbria. Il dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica e la polizia postale e delle comunicazioni Umbria, Michela Sambuchi, e l’assessore allo Sviluppo Economico, Innovazione, digitale e semplificazione della Regione Umbria, Michele Fioroni hanno rinnovato l’impegno posto a salvaguardia della sicurezza informatica.

L’accordo prevede l’adozione condivisa di procedure d’intervento, di scambio d’informazioni utili e di incontri formativi per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici su sistemi preposti alla conservazione e custodia di dati altamente sensibili. È risultata determinante la trasmissione di oltre 2300 alert di sicurezza, comprensivi di decine di migliaia di "indicatori di compromissione" che hanno permesso di identificare e bloccare, sin dalle fasi iniziali, la presenza di possibili minacce di natura cibernetica, nonché di prestare l’eventuale assistenza nella mitigazione delle conseguenze di un eventuale attacco. "La polizia – afferma la dottoressa Sambuchi – continuerà a mettere a disposizione le competenze, le risorse tecnologiche e l’esperienza maturata nel settore del contrasto al cybercrime, per monitorare le "anomalie" presenti nella rete, al fine di fornire tempestive ed efficaci risposte ai pericoli".

Per l’assessore Fioroni "Questa iniziativa è un nodo cruciale per consolidare la rete di sicurezza cibernetica, che si inserisce in un contesto più ampio di iniziative messe in campo dalla Regione volte alla difesa dei nostri confini virtuali".