Questione-Prisciano. Primo incontro del “tavolo di confronto“

Oggetto della riunione la ripresa dell’attività di Tapojarvi e, quindi, dei fenomeni vibratori. La società ha assicurato interventi mirati a mitigare e risolvere.

Questione-Prisciano. Primo incontro del “tavolo di confronto“

In discussione anche il problema delle polveri di Prisciano

Prima seduta del tavolo di confronto sulla “questione Prisciano“. All’incontro hanno preso parte il Comitato Prisciano-Terni est, Guardia Nazionale Ambientale, Comune di Terni e la società Tapojarvi. La riunione ha avuto come oggetto la ripresa dell’attività, da parte della Tapojarvi, degli impianti presenti nel magazzino Metal Recovery, nella fascia oraria 14-22. "Questo – sottolineano Comitato e Gna in una nota – comporterà anche la “ripresa” dei disagi avvertiti dalle abitazioni limitrofe. La società ha informato i partecipanti del cronoprogramma, condiviso con la Regione, degli interventi volti a mitigare e risolvere (si spera) i fenomeni vibratori". "Gli interventi a brevissimo termine risultano, ad oggi, essere stati già implementati – spiegano ancora Comitato e Guardia ambientale –. Vedremo nei prossimi giorni l’efficacia delle modifiche apportate. Rimangono quindi da effettuare quelli a breve termine, che dovrebbero essere ultimati per la fine della prima settimana di settembre, e gli interventi a medio termine per i quali si dovrà attendere la fine del mese di settembre per il completamento del progetto. Da questo momento ci vorranno più o meno altri 2 mesi per la realizzazione pratica. Teniamo a specificare che per quanto riguarda la fascia oraria 22-6 non cambierà nulla rispetto ad oggi. In questo modo, da un lato, si richiede ai residenti della zona est di Terni di avere ancora pazienza per i disagi che avvertiranno nelle ore diurne a partire dai prossimi giorni, e dall’altro però, potranno continuare a riposare nelle ore notturne".

"Vigileremo – sottolinea il Comitato – circa il rispetto delle tempistiche". Da parte sua il Comune ha espresso piena solidarietà alle famiglie che subiscono da più di tre anni il forte disagio dei fenomeni vibratori ed ha chiesto, in modo fermo e perentorio, alle società presenti nel sito produttivo di risolvere quanto prima tale problematica in maniera definitiva".

La Guardia nazionale ambientale ha posto l’accento anche sull’annosa questione delle polveri. "Infatti, pur bagnando continuamente strade e piazzali interni al sito produttivo (a detta dell’azienda) – spiegano –, continuano ad essere presenti nell’aria consistenti quantità di polveri che nuocciono a persone e cose. Anche qualora si riesca a trattenere a terra queste polveri – precisa la Gna – con l’ausilio dell’acqua, tali sostanze continuano a inquinare il suolo e il sottosuolo (incluse le falde acquifere). Si tratta di un problema collaterale mai preso in considerazione ma di fondamentale importanza per la salute pubblica". Il Comitato ha chiesto informazioni circa lo stato d’avanzamento dei lavori per il capannone in cui verrà confinata la gestione della scoria bianca, il cui completamento è previsto per agosto 2025. Tuttavia sembrerebbe che, ad oggi, non siano ancora iniziati.