Punto antiviolenza confermato: "È doverosa la vicinanza alla donna vittima di soprusi"

L’amministrazione si fa sentire: le sedi di Santa Maria degli Angeli e Bastia rinnovate fino al 2027 . Nell’ultimo triennio vi si sono rivolte, anche per un consiglio, 61 persone, di cui 21 nel 2023.

Punto antiviolenza confermato: "È doverosa la vicinanza alla donna vittima di soprusi"

Il sindaco di Assisi, Proietti

Lotta alle aggressioni nei confronti delle donne, il Punto di ascolto antiviolenza, a disposizione della Zona sociale 3, è rinnovato è stato rinnovato per altri tre anni, fino al 2027 con risorse pari a 18 mila euro stanziate dai comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara e Valfabbrica. Nell’ultimo triennio vi si sono rivolte 61 donne, di cui 21 soltanto nel 2023. Si tratta di un Punto, con due sedi, uno a Santa Maria degli Angeli, l’altro a Bastia Umbra, che fornisce assistenza e informazioni alle donne del territorio vittime di violenza. Un servizio completamente gratuito dove operatrici esperte accolgono le donne anche con figli, di diverse cittadinanze, che hanno subìto violenza o si trovano esposte a minacce e/o vessazioni. "Come amministrazione comunale – spiegano il sindaco Proietti e gli assessori Veronica Cavallucci e Massimo Paggi- siamo impegnati attivamente nella rete regionale di prevenzione e contrasto alla violenza con il Punto d’ascolto a Santa Maria degli Angeli dove le donne in difficoltà sia di Assisi che del territorio limitrofo si possono rivolgere per un sostegno, un aiuto o un consiglio. È doveroso da parte delle istituzioni far sentire la propria vicinanza a ogni donna vittima di soprusi e molestie e lavorare con l’auspicio che si interrompa la catena dei femminicidi. È importante infatti fare sempre di più, a cominciare da una sfida culturale che parta dai giovani, ma soprattutto a insegnare il rispetto delle persone e la parità di genere". "Insomma – conclude il sindaco - questa è una battaglia da fare insieme e con ogni strumento per una vera cultura dell’uguaglianza. Le donne che si trovano in condizione di fragilità non debbono sentirsi sole, per chiamate di emergenza esiste un numero nazionale antiviolenza, il 1522, che è attivo 24 ore su 24".