"Pronto soccorso, aspetta chi non è grave"

La posizione dell’Azienda ospedaliera: "La stragrande maggioranza delle lunghe attese riguarda solo pazienti con codice bianco o verde"

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"La stragrande maggioranza delle lunghe attese riguarda esclusivamente quei pazienti che accedono al pronto soccorso in condizioni cliniche che non hanno la caretteristica dell’urgenza, perché com’è giusto che sia medici e professionisti devono prima di tutto prendersi cura di pazienti che presentano condizioni gravi". Lo sostiene l’Azienda ospedaliera Santa Maria. L’occasione è la replica ad un articolo de La Nazione pubblicato nei giorni scorsi. Vi si evidenziava un documento citato dall’opposizione in Provincia e riferito alla scuola superiore Sant’Anna di Pisa, secondo cui al Santa Maria ci sarebbero "livelli altamente insufficienti per quanto riguarda il trattamento oncologico, soprattutto per il rispetto dei tempi, in particolare per i carcinomi alla prostata, al colon, al retto e all’utero". "I dati estrapolati dalle valutazioni del Sant’Anna di Pisa - spiega l’ospedale di Terni - non si riferiscono all’attività della Struttura complessa di oncologia ma al trattamento chirurgico delle patologie oncologiche eseguite nel 2019. Si vuole inoltre precisare che la riduzione delle attività negli anni 2020-2021 rispetto al 2019, che hanno riguardato tutte le chirurgie e costituiscono anche tema di trattazioni su stampa scientifica, sono state ovviamente influenzate dalla pandemia e dal divieto di spostamenti extra regionali. Tuttavia è importante sottolineare come l’attività chirurgica al santa Maria sia in rapida ripresa nel 2022, tanto dall’aver già ampiamente superato i dati di attività del 2019 rapportati allo stesso periodo". "Relativamente alla prossima uscita di personale dal pronto soccorso - continua l’ospedale – , l’Azienda ha già avviato procedure selettive del personale. Inoltre il direttore del pronto soccorso, in stretta collaborazione con la direzione, sta provvedendo ad adeguare nuovamente il modello organizzativo al fine di garantire come sempre le cure a tutti i pazienti riducendo al minimo i disagi. Riteniamo anche importante chiarire che il pronto soccorso è una struttura deputata al trattamento delle emergenze, non è un ambulatorio cui accedere in sostituzione del medico di medicina generale, dei servizi specialistici o della guardia medica".

"Lo strumento dei codici colore può essere di aiuto per capire il livello di gravità - aggiunge ancora l’ospedale – . I codici bianchi e verdi non rappresentano condizioni di emergenza, diversamente dai codici gialli e rossi, che richiedono cure immediate. È in corso di applicazione una revisione regionale della attribuzione dei codici di priorità della quale sarà data ampia diffusione alla cittadinanza ai fini informativi".

Ste.Cin.