Progetto Perugia insiste: Capaccioni

PERUGIA Progetto Perugia non ha affatto rinunciato a candidare Giuseppe Capaccioni a sindaco. O almeno così pare. Ieri in Corso Vannucci...

Progetto Perugia insiste: Capaccioni

Progetto Perugia insiste: Capaccioni

Progetto Perugia non ha affatto rinunciato a candidare Giuseppe Capaccioni a sindaco. O almeno così pare. Ieri in Corso Vannucci sono stati avvistati insieme Filippo Calabrese (rappresentate della lista che ha ‘rotto’ con il centrodestra) proprio con Capaccioni, ex rappresentate dei commercianti del centro storico. Bene informati riferiscono che ieri mattina ci sia stata una riunione tra i due, ma sul contenuto non trapela nulla.

Capaccioni nei giorni scorsi non aveva né smentito né confermato un suo interessamento a una eventuale candidatura che al momento resta comunque tutta da verificare. Progetto Perugia rischia comunque di spaccarsi: una parte del movimento vorrebbe restare ancorato al centrodestra, l’altra preferirebbe correre autonomamente dopo la frattura con il resto della coalizione. E in queste ore circolano voci insistenti – forse messe in giro ad arte - su un possibile passo indietro della candidata a sindaco di Fratelli d’Italia, Margherita Scoccia: nella intricatissima partita delle candidature dei governatori del centrodestra (a iniziare dal caso-Sardegna), potrebbe infatti anche essere rimessa in discussione la ‘partita’ di Perugia. Fantapolitica? Probabile.

Da FdI smentiscono in maniera perentoria: "Voce destituita di ogni fondamento: Scoccia è blindata dal tavolo nazionale". Possibile che qualcuno metta in giro voci per destabilizzare il centrodestra perugino? Sì, possibile. Ma la voce intanto continua a girare.

Intanto Italia Viva in Umbria si conferma una polveriera: alle prese di posizione di ieri sul nostro giornale del rappresentante dell’assemblea nazionale, Nicola Preiti, che ‘boccia’ la scelta della maggioranza del partito di appoggiare la candidata a sindaco di Perugia di Fratelli d’Italia, Margherita Scoccia, sono seguiti veleni a più non posso dentro il partito di Renzi. Scambi di accuse reciproche tra i membri del partito, con botta e risposta al vetriolo e chat bollenti fino – a quanto pare – ad arrivare a censure, con articoli di giornale ‘scomodi’ cancellati dalle chat stesse e rappresentanti di partito ribelli eliminati dai gruppi whtasapp, fino all’impossibilità di commentare. Una mattinata bollente insomma dentro Iv, con il presidente regionale, Massimo Gnagnarini, che ribadisce a sua volta la linea della maggioranza del partito: "Italia Viva non ha alcun bisogno di definire la propria identità attraverso scelte o posizionamenti di campo da compiere tra centrodestra e centrosinistra. Anzi la missione che ci siamo data è proprio il contrario ovvero quella di contrastare ogni forma di bipolarismo ormai scaduto a mero scontro di opposti estremismi tra sovranisti e populisti. Una prima sintesi del lavoro che stiamo svolgendo e dei confronti fin qui svolti – spiega Gnaganarini _ sarà all’attenzione della prossima assemblea regionale prevista già nelle prossime settimane per vagliare il quadro delle alleanze, le scelte operative e dare avvio alla stagione elettorale".

M.N