’Progetto Perugia’ alle Regionali Romizi: "Penso a fare il sindaco"

La presentazione del libro dell’ex assessore Calabrese apre il confronto in vista del 2024. E in sala qualcuno del centrodestra storce il naso

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La presentazione del libro dell’ex assessore comunale Francesco Calabrese, sulla vittoria di Romizi del 2014, diventa una ‘partita’ a scacchi tra quelli centrodestra in vista delle prossime regionali.

La Sala dei Notari è inaspettatamente piena: in prima fila, oltre agli assessori della prima giunta c’è anche la presidente della Regione, Donatella Tesei, che ascolta e sorride sul racconto di quella stagione che ha cambiato la politica a Perugia. Dietro di lei Fiammetta Modena (l’idea di candidare Romizi fu sua) e poi altri protagonisti di quella ‘partita’, come Pietro Laffranco o Massimo Monni che insieme a Calabrese e al fratello Filippo sono stati tra coloro che hanno costruito quel progetto.

Tra un retroscena e l’altro (il libro si intitola ’Impossibile-benvenuti a Perugia’, già in libreria edito da Bertoni), ecco che Romizi divertito precisa: "Naturalmente quello che racconta Francesco è la sua versione, la mia è tutt’altra" dice sorridendo e strappando risate in platea.

Ma a un certo punto il dibattito si sposta sul futuro: "che farà signor sindaco tra 18 mesi una volta terminato il secondo mandato?" Lui se la cava alla grande, dribblando la domanda e dicendo "che fino all’ultimo giorno penserà alla città, com’è giusto che sia...", e incalzato dai cronisti su quel gigantesco manifesto apparso nei giorni scorsi a Perugia, affisso dal gruppo consiliare ‘Progetto Perugia’, con scritto grande così il nome di Romizi e sotto pure ‘Per l’Umbria’, pare serafico. "E’ stato un incontro in cui abbiamo parlato dei progetti per la nostra città. E comunque vedo un po’ troppa agitazione in giro. E’ ovvio che mi occuperò delle Regionali quando sarà il momento, come coordinatore di Forza Italia ci confronteremo con tutti. Poi si vedrà".

Non è insomma un segreto che Romizi sarà in campo, con quale ruolo e aspirazione è presto per saperlo. Ma i volti in prima fila quando si parla delle prossime regionali (autunno 2024, ndr) non sono più sorridenti come a inizio serata.

E ci pensa Calabrese a chiarire le cose e a far capire che quel ‘Progetto Perugia’ non si ferma e anzi che andrà oltre, negli altri comuni alle prossime amministrative e naturalmente dirà la sua anche fra due anni per l’elezione del presidente e dei consiglieri regionali.

"Anche a me pare ci sia molta agitazione in giro – dice -. Quel ‘Per l’Umbria’ sui manifesti è voluto, perché considero l’esperienza di Progetto Perugia come un qualcosa che va consolidato. Per quanto riguarda il 2024, da Perugia che è elemento di raccordo, va aperto un ragionamento. Il dopo? Non ci riteniamo invincibili, non siamo nel Veneto, in questi anni è stato premiato il pragmatismo. Di sicuro non dobbiamo partire dai nomi, bisogna concentrarsi sulle cose pragmatiche da fare". Non insomma è un segreto che se ci sarà un nome da fare per il governatore, ‘Progetto Perugia’ farà quello di Romizi".

Michele Nucci