
Prisciano, tra polveri e cattivi odori: "Dall’Asl 2 nessuna risposta"
Situazione ambientale di Prisciano, i cittadini non si arrendono. Il Comitato Prisciano Terni-Est interviene di nuovo dopo aver ricevuto la risposta dell’Asl 2 (arrivata 40 giorni dopo) alle richieste di accertamenti e chiarimenti sui cattivi odori percepiti nel quartiere. "Chiedevamo all’Ente – sottolineano dal Comitato – di effettuare un monitoraggio costante e sistematico al fine di definire i reali rischi e danni che questi cattivi odori possono avere sulla salute umana e in particolare sui soggetti fragili. Solo due giorni fa è arrivata la (non) risposta da parte dell’Asl, la quale ci fa sapere che, in data 29 marzo è stato effettuato un sopralluogo da parte di alcuni tecnici dell’ufficio Prevenzione i quali, recatisi nei luoghi dove i fenomeni odorigeni erano più frequenti, non hanno rilevato la presenza di cattivi odori. Da contatti con alcuni residenti hanno appreso che i fenomeni odorigeni sono più frequenti in orario notturno e sono stati caratterizzati come simili a “gomma bruciata” o “zolfo”. La procedura appena descritta rappresenta davvero un monitoraggio costante e sistematico? È davvero questa l’attenzione che meritiamo? Anche se questi “mali odori” si avvertissero solo in orario notturno, sono meno importanti? Come mai non è stato fatto un nuovo sopralluogo?". Il Comitato sottolinea anche di aver chiesto "all’Asl la motivazione dell’assenza, ormai da anni, dei monitoraggi su carne, uova, latte ed ortaggi, nonostante fosse ancora in vigore la delibera dell’ex sindaco Di Girolamo che interdisse le coltivazioni nella zona. Veniva inoltre da noi richiesta la ripresa immediata e sistematica di tali analisi e, in particolar modo, in prossimità dell’impianto Ast. Su questo aspetto non abbiamo ottenuto nessuna risposta", conclude il Comitato.
Intanto i consiglieri Jose Maria Kenny (Innovare per Terni), Francesco Filipponi, Maria Grazia Proietti e Pierluigi Spinelli (Pd) in Comune sulla "situazione critica originate dalla dispersione di polveri nel quartiere Prisciano". I consiglieri chiedono al sindaco "se l’amministrazione non ritiene necessaria un’interlocuzione diretta con l’azienda Arvedi-Ast per analizzare possibili soluzioni. Quali azioni il Comune abbia posto in essere perché l’indagine di caratterizzazione delle polveri sottili e lo studio epidemiologico riguardante la correlazione tra la salute della popolazione e l’esposizione all’inquinamento atmosferico, previsti sin dal dicembre del 2018, siano finalmente portati a compimento e quali iniziative per accelerare la stipula dell’accordo di programma relativo all’Ast".