Premio il Perugino Ecco i cinque big che si sono distinti per creatività e valori

Si tratta di Bernabè, Cucinelli, Giovannini, Giubbini, Mercati. I ’laudatores’: Letta, Amato, Colao, Strinati e Tesei. Cerimonia alla Sapienza.

Premio il Perugino  Ecco i cinque big   che si sono distinti  per creatività e valori

Premio il Perugino Ecco i cinque big che si sono distinti per creatività e valori

Capitani d’impresa che alla parola “successo“ preferiscono la parola “traguardo“ in un’ottica di crescita sostenibile, manager visionari, che innovano pensando ad un futuro migliore per tutti, custodi del patrimonio artistico del Belpaese, scienziati che si sono messi al servizio dello Stato. Dietro questi modelli virtuosi ci sono persone in carne ed ossa.

I nomi? Franco Bernabé, manager di lungo corso e di larghe competenze (ha guidato Eni poi Telecom, tanto per fare qualche esempio) attualmente alla presidenza di Acciaierie d’Italia; l’imprenditore di casa nostra Brunello Cucinelli, noto nel mondo per il suo spirito di filosofo e per le produzioni in cachemire che gli hanno fatto scalare la classifica Forbes degli uomini più ricchi del pianeta; lo scienziato statistico ed ex ministro Enrico Giovannini, tra i pionieri dello sviluppo sostenibile e promotore delle politiche del benessere; la perugina Giovanna Giubbini, segretaria del Ministero della cultura per l’Umbria; il fondatore di Aboca Valentino Mercati, che ha portato la natura dentro l’azienda, dove detiene trentadue famiglie di brevetti. Sono le cinque personalità a cui è stata assegnata la VI edizione del premio “Il Perugino: artista e imprenditore“, voluto dall’Anspc, l’Associazione nazionale per lo studio dei problemi del credito, guidata da Ercole Pietro Pellicanò. La cerimonia si è svolta ieri al Teatro della Sapienza dell’Onaosi, davanti ad una platea gremita e partecipe. A tessere le lodi degli insigniti altrettante celebrità, con curriculum di ferro e incarichi che spaziano dalla politica al mondo della cultura. Così con i premiati sono saliti sul palco il presidente di Civita Gianni Letta (ha fatto parte anche dei governi Berlusconi), il presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Amato, il vice chairman di Emea General Atlantic Vittorio Colao, lo storico dell’arte e segretario generale dell’accademia nazionale di san Luca Claudio Strinati e la governatrice Donatella Tesei.

Ma come è nata la manifestazione? "E’ nata a seguito di un evento – spiega Pellicanò – che organizzammo in Umbria alcuni anni fa. Rimasi affascinato da una pala del Perugino e decisi di legarci un premio per valorizzare l’artista, di cui quest’anno ricorre il quinto centenario della morte". Il filo rosso che lega il “divin pittore“ alle personalità scelte dall’Associazione Anspc lo dipana Strinati. "Carattere complesso, un uomo moderno, un creativo “scansonato“ amico di Leonardo e maestro di Raffaello. Artista e imprenditore - conclude lo studioso - ha saputo organizzare il lavoro degli altri, cercando la via nuova. Un bravo regista".

Silvia Angelici