Pozzo di San Patrizio, boom di visite

Nei primi sei mesi dell’anno incassati circa 450mila euro. Agosto il mese più “gettonato“ dai turisti

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La gallina dalle uova d’oro continua a fare il proprio lavoro e lo fa in maniera sempre più proficua per le finanze pubbliche. Vera e propria cartina di tornasole dello stato di salute del turismo orvietano, il Pozzo di San Patrzio si conferma sempre di più un fondamentale bene economico per il Comune, oltre che quel capolavoro dell’ingegneria rinascimentale che è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.

Da gennaio a giugno di quest’anno il Pozzo ha incassato ben 438mila euro che si sommano ai 12.600 euro della Carta unica, il biglietto cumulativo per gli altri beni culturali e per i monumenti che è in vendita anche nella biglietteria del Pozzo.

Confermando una tendenza ormai consolidata, il mese nel quale si sono venduti più biglietti è stato agosto (nella foto la fila all’ingresso) quando gli incassi hanno raggiunto la cifra di 194 mila euro contro gli oltre 92mila di settembre e gli 88mila di luglio. L’intensa attività di promozione turistica attuata nel corso degli ultimi anni che vede nei risultati economici del Pozzo, ma anche nel gettito dei parcheggi un attendibile indicatore dell’appeal turistico di Orvieto, ha fatto si che gli ingressi complessivi alla monumentale scala a doppia elica progettata da Sangallo per scendere nelle viscere della terra abbiamo ormai superato su base annua anche i migliori risultati conseguiti prima della pandemia.

La gestione del pozzo che è in capo alla cooperativa Sistema Museo decadrà il prossimo anno, dopo che la Giunta comunale aveva proceduto a rinnovarla per un nuovo biennio alla prima scadenza. La stessa cosa per la cooperativa Luigi Carli che si occupa della gestione degli ingressi e del percorso nell’area di Palazzo Crispo e del tempo del Belvedere. Le due cooperative si occupano di questi beni dal 2017 quando avevano costituito un raggruppamento temporaneo di imprese. La Carli gestisce anche la biglietteria della Torre del Moro il cui appalto scade a fine anno e per il quale si prevede un probabile nuovo bando da parte del Comune.

Cla.Lat.