
Perugia Caccia al cinghiale. Vista l’emergenza causata dalla proliferazione degli ungulati l’assessore regionale Roberto Morroni ha recepito le istanze del Coordinamento delle squadre cinghialisti dell’Umbria, che chiede un incremento della capacità di abbattimento da parte delle squadre. Ecco le proposte: la diminuzione da 20 a 15 del numero minimo di cacciatori per le battute; la possibilità di inserire, in ciascuna battuta, un numero massimo di cacciatori non appartenenti alla squadra pari al 50% dei partecipanti alla battuta stessa; la possibilità di effettuare battute congiunte tra le squadre senza alcun tipo di limitazione e di autorizzazione preventiva. Il metodo stabilito è quello di operare un rigoroso approfondimento delle esigenze delle diverse modalità di caccia per favorire una coabitazione non conflittuale tra i cacciatori al cinghiale, nell’ottica di un importante incremento dell’efficacia del prelievo e nel raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Straordinario
Una ulteriore richiesta presentata nell’incontro riguarda la possibilità di rimodulare la caccia in forma singola. A tal proposito si è deciso di avviare un tavolo di confronto con le associazioni venatorie. "Esprimo soddisfazione – dichiara l’assessore Morroni - per l’intesa raggiunta grazie al confronto serio e costruttivo sviluppato con il Coordinamento delle squadre dei cinghialisti umbri. Le scelte condivise contribuiranno a determinare un contesto idoneo ad un incremento significativo della capacità di abbattimento nei riguardi dei cinghiali coerentemente agli impegni che scaturiranno dalla ormai prossima messa in campo dei provvedimenti stabiliti, a livello nazionale, dal Commissario per il contrasto alla peste suina".