REDAZIONE UMBRIA

Ponte Valleceppi, sit-in e firme Un mese per salvare la banca

Domani presidio di fronte alla filiale che dovrebbe chiudere i battenti il 23 marzo. Venerdì altra assemblea

Ponte Valleceppi, sit-in e firme Un mese per salvare la banca

Tra un mese la filiale di BancaIntesa di Ponte Valleceppi chiuderà: il d-day è infatti il 23 marzo e per questo la popolazione chiede di rivedere la decisione e lo farà anche domandi con un sit-in organizzato davanti alla banaca. Nell’assemblea pubblica organizzata dai cittadini e nei vari interventi che si sono succeduti si è ribadita l’importanza della banca che si può definire "un servizio essenziale ed imprescindibile" oltre che "presidio ineludibile di legalità e strumento che qualifica un territorio già provato dalla perdita di altri servizi pubblici e presidi sanitari".

La riunione a cui hanno partecipato anche rappresentanti delle organizzazioni sindacali di Cgil e Uil, ha deciso all’unanimità di intraprendere un percorso di mobilitazione che si realizzerà anche con una raccolta di firme (pizzeria bar lo Sfizio via Volturno; cartoleria Segni via Treves; il Petalo Rosa via Volturno; Piadina Più via Arno) volantinaggi diffusi nel paese e una manifestazione spontanea e pacifica che si terrà come accennato domani dalle 10 alla sede della Banca "a cui tutti sono sollecitati ad intervenire". Nuova assemblea pubblica inoltre venerdì 24 alle ore 20.45, ( il luogo verrà comunicato appena possibile), dove è già stata richiesta la partecipazione dei più alti funzionari della banca, del sindaco e degli altri enti rappresentativi territoriali.

L’assemblea ha individuato in Paolo Galletti, Alfio Lasignora, Lucia Brunetti, Maurizio Rosignoli e Christian Baldelli, le persone delegate a rappresentare le istanze scaturite da questo primo momento assembleare.

L’assemblea dei cittadini "invita il sindaco e ai dirigenti di Intesa San Paolo di essere presenti all’assemblea. In particolare si chiede loro "un autorevole intervento per scongiurare la scomparsa della filiale a Ponte Valleceppi in considerazione anche di una elevata presenza di popolazione residente con età avanzata e con pochissima esperienza digitale, delle criticità che emergerebbero per il tessuto artigianale e commerciale del paese che da sempre è il volano del benessere del nostro territorio e in generale per tutti i cittadini che verrebbero privati di un servizio essenziale con ricadute individuali pesantissime, servizio essenziale sancito dalla nostra Costituzione Italiana". Molti sono i paese in Umbria in realtà che lamentano disservizi simile a questo: si stima infatti che dal 2016 al 2022 siano stati chiusi oltre 160 sportelli in tutta la regione.