Ponte d’Ognissanti e “Dolci d’Italia“. A Spoleto c’è il gran pienone

Tutto esaurito nelle strutture ricettive per il prossimo fine settimana. "Ma dobbiamo destagionalizzare"

Nelle strutture ricettive si regista il tutto esaurito, sarà un week and dei Santi all’insegna di “Dolci d’Italia“. Difficile trovare una camera già a partire da giovedì sera per una tre giorni che vedrà la città del festival dei due mondi trasformarsi nella capitale dei golosi. L’evento, organizzato da Epta Confcommercio, è giunto alla quinta edizione ed è ormai un appuntamento consolidato per gli amanti della pasticceria che attrae turisti anche da fuori regione. Per il ponte dei Santi, Spoleto da sempre registra il tutto esaurito, ma ora i turisti trovano una città viva ed animata da una manifestazione che ha riscosso un grande successo sin dalla prima edizione. "Questa formula funziona – afferma il presidente del ConSpoleto (Consorzio Albergatori), Carlo Filippi – siamo soddisfatti di questo evento, ma in questo momento la città gode anche di una forte esposizione mediatica grazie a Don Matteo. Come sappiamo i mesi più bui per il settore del turismo, che ormai è la prima risorsa economica cittadina, sono quelli che vanno da gennaio a marzo. Il nostro obiettivo è quello di destagionalizzare i flussi. Diverse attività soprattutto dopo la pandemia in quei tre mesi preferiscono chiudere perché i costi di gestione sono divenuti insostenibili. In linea di massima comunque anche grazie alla massiccia campagna promozionale attivata dalla regione il bilancio della città di Spoleto nel settore turismo per l’anno 2024 è più che positivo".

Sul tema della destagionalizzazione torna anche il presidente di Confcommercio Tommaso Barbanera: "Fino ad una decina di anni fa potevamo contare anche su quelle persone che soggiornavano a Spoleto per motivi di lavoro, ora questo genere di ’turisti’ sono notevolmente diminuiti perché il sistema economico locale è totalmente cambiato. Nello stesso tempo è notevolmente mutato anche il sistema recettivo cittadino. Come sappiamo infatti c’è stato un prolificarsi di attività parallele a quelle alberghiere (bed and breakfast o affittacamere) anche irregolari. A tal proposito avevamo più volte chiesto al comune di attivare i controlli per stanare gli abusivi e finalmente l’ente pubblico si è attivato anche su questo fronte. Il prolificarsi di questo genere di strutture comporta lo spopolamento del centro storico che in questo modo diventa un ’dormitorio’. A mio parere andrebbe messo un freno a questo fenomeno e contemporaneamente attivare politiche per il ripopolamento e la rivitalizzazione della zona antica della città".