
Politica nella bufera "Il Pd si assuma la responsabilità di mettere a rischio il governo"
"Il Pd si assume la responsabilità di mettere a rischio il governo di una città importante come Assisi facendo così un piacere al centrodestra". Assisi Domani, Assisi Civica e Movimento 5 Stelle, le forze politiche che sostengono la giunta Proietti insieme al Pd, bocciano su tutta la linea l’uscita del Partito Democratico. Con il rischio, addirittura, di andare ad elezioni anticipate visto che il Pd che, invocando un colpo d’ali dell’amministrazione, sta rischiando invece di rompere un quadro politico che da tempo – forse già da subito, all’indomani della vittoria del 2021, al momento dell’assegnazione delle cariche – era ‘nervoso’. Quadro politico oggetto nelle scorse settimane di verifiche, di ipotesi di rimpasto, ma anche – da parte delle Civiche – di revisione del quadro degli incarichi, a cominciare da quello di presidente del consiglio comunale. Sino all’uscita del Pd, pronto a far rimettere le deleghe dei suoi due assessori, Valter Stoppini, vicesindaco, e Alberto Capitanucci o, in alternativa, a ‘sacrificare’ lo stesso Capitanucci mettendo in campo per la sua sostituzione il capogruppo Paolo Lupattelli e il segretario di Assisi Claudia Ciombolini.
"È del tutto inaccettabile la presa di posizione del Pd di Assisi con cui si chiede il rilancio dell’azione amministrativa nonostante, è bene ricordarlo, sia presente in giunta con due assessori – rilanciano Assisi Domani, Assisi Civica e Movimento 5 Stelle che parlano di uscita infelice del Pd per i modi e i contenuti apparso come un segnale da avversari politici più che da alleati -. In aggiunta si pretende di obbligare il sindaco a una scelta forzata indicando addirittura con nomi e cognomi il successore di un assessore che da mesi paventa le dimissioni ma ancora non le ha presentate. Il direttivo del Pd di Assisi dovrebbe ben sapere che è esclusiva prerogativa di un sindaco scegliere gli uomini e le donne della giunta in virtù di un rapporto esclusivamente fiduciario". Insomma una situazione tesa e di difficile conciliazione. Anche perché, viene sottolineato, il Pd ha rifiutato diverse ipotesi di ricomposizione della giunta restando su posizioni rigide senza affatto dimostrare la decantata "disponibilità e apertura" e scaricando sul sindaco (non certo per la prima volta) tutto il peso della tenuta dell’intera coalizione. "Auspichiamo – concludono civiche e Movimento 5 Stelle - che cessi la politica degli ultimatum e si faccia strada un confronto serio e leale per continuare a realizzare i progetti che sono nel nostro programma di coalizione, che hanno ricevuto il grande consenso dei cittadini e delle cittadine di Assisi alle ultime elezioni".
Maurizio Baglioni