
Polisport ha oltre 1 milione di debiti. Nel mirino la convenzione col Comune
Oltre 1 milione di euro di debiti per Polisport, la società partecipata del comune di Città di Castello che si occupa della gestione degli impianti sportivi. Numeri e tante preoccupazioni al centro della commissione "Controllo e Garanzia" durante la quale l’amministratore unico di Polisport, Stefano Nardoni, ha presentato il bilancio consuntivo dell’esercizio 2022. Molte ombre e poche luci anche in considerazione del futuro di questa società. A puntare l’indice sulla situazione della partecipata sono i consiglieri di opposizione Elda Rossi, Riccardo Leveque di Fratelli d’Italia e Emanuela Arcaleni di Castello Cambia che chiedono soluzioni e chiarezza avanzando la proposta unitaria di un accesso agli atti.
Dalla commissione è dunque emerso che la pressione debitoria di Polisport si attesta a oltre 1 milione di euro e nel 2022 ha visto un incremento di ulteriori 80mila euro "con un significativo debito nei confronti dei fornitori e un impegno sempre più consistente da parte del Comune nel garantire un equilibrio di bilancio attraverso versamenti di ingenti somme di denaro", scrivono Rossi e Leveque che rimarcano anche la portata dei costi del personale dato che "su 11 dipendenti e 4 interinali si va ad oltre 500mila euro l’anno, un aspetto di difficile gestione, anche per una mancata stabilizzazione e valorizzazione delle rispettive competenze". Altro punto d’ombra "le convenzioni che si rinnovano ogni 6 mesi tra Comune e Polisport e che non consentono uno sguardo di prospettiva al fine di investire per l’efficientamento dal punto di vista energetico degli impianti". Sembra inoltre definitivamente tramontata l’ipotesi annunciata negli anni passati di una fusione per incorporazione di Polisport in Sogepu. Emanuela Arcaleni di Castello Cambia ricorda inoltre che "la società si trova ancora a dover ripagare il consistente prestito attinto nel 2009 per rinnovare piscina e bar, con immobilizzazioni immateriali che arrivano a 657 mila euro da tirar fuori nei prossimi anni". Lavori che in quell’occasione non ricompresero gli impianti di efficientamento e di produzione energetica che avrebbero potuto calmierare gli aumenti dei costi per l’energia che hanno pesato sul bilancio. "Con questi numeri un’azienda privata non reggerebbe, ma Polisport può contare su ingenti iniezioni di soldi pubblici da parte del Comune che nel corso degli ultimi 5 anni ha versato centinaia di migliaia di euro ogni anno in maniera crescente, fino ad arrivare ad oltre un milione di euro nel 2022", ha infine ricordato Arcaleni.