REDAZIONE UMBRIA

Positivo all'alcol test dopo un incidente il pilota Alitalia che sparò durante la lite

Todi, chi lo conosce lo giudica riservato e schivo / PILOTA ALITALIA SPARA DOPO LITE COL FRATELLO: SOSPESO

Il presidente Mattarella con il pilota Alitalia

Todi, 8 aprile 2015 - La paura che gli abitanti di via Polinori hanno avuto all’udire gli spari ha lasciato il posto alla meraviglia e allo sconcerto. Tutto sembra tornato alla normalità in questa zona residenziale che, all’incrocio con via Sole, è all’ombra del bramantesco tempio della Consolazione: nessun movimento, nel primo pomeriggio di ieri, nell’abitazione privata di Maurizio Foglietti che è in fondo alla strada, ma garage e finestre sono ermeticamente chiusi. Il pilota dell’Alitalia, che ha compromesso la sua carriera sparando colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio, non c’è.

Parla qualche vicino di casa incontrato casualmente: «Abbiamo sentito parlare – dice un tuderte – di una lite con il fratello in presenza della madre, ma non riusciamo a capacitarci di tutto questo. Maurizio è una persona riservata, schiva, a differenza del fratello, ma seria, figlio di genitori perbene, titolari in passato di un negozio di generi alimentari a Montesanto». Il padre è morto anni fa; la madre vive sola in questa casa a due piani che fino a qualche tempo fa aveva in parte affittato. «Maurizio – aggiunge un altro vicino di casa – veniva spesso a trovare la madre, anche più del fratello e della sorella che abitano fuori Todi».

Nel giorno di Pasqua era con lei, in casa, ma qualcosa non è andato per il verso giusto, anche se all’arrivo degli inquirenti la situazione è stato lo stesso pilota a consegnare spontaneamente l’arma. In caserma Foglietti si è pentito per l’accaduto, in pochi istanti gli è passata davanti la vita di successi e soddisfazioni. L’ultima, in ordine temporale, quel viaggio da Roma a Palermo, quando a bordo c’era il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Quella stretta di mano, tra il capo dello Stato e il comandante del volo A320, è stato un grande momento, celebrato tra l’altro su twitter dalla stessa Alitalia.

Era il 14 febbraio, sembra un secolo fa. Soltanto poche settimane dopo Maurizio Foglietti torna a far parlare di sé, stavolta in quanto ha fatto fuoco per tre volte con la propria pistola Beretta calibro 9x21. Un colpo, forse l’ultimo, si è infranto contro il tavolo di vetro che è letteralmente scoppiato. Quel rumore ha allarmato i vicini che hanno avvisato i carabinieri di Todi (luogotenente Bartolomeo Aleo).

L’arma è stata sequestrata, lui invece è stato denunciato per minacce gravi e danneggiamenti gravi (dei suppellettili). Dice il procuratore di Spoleto, Alessandro Cannevale: «questi reati non consentono l’adozione di misure cautelari vive. Eventuali accertamenti sullo stato di salute delle persone coinvolte nell’episodio potranno essere condotti, laddove se ne ravvisi la necessità, per i soli riflessi di natura penale. Non sono invece di competenza di questo ufficio le valutazioni concernenti l’idoneità del signor Foglietti al servizio svolto per l’Alitalia». La compagnia di bandiera già deciso di sospenderlo dalle attività di volo.

Enzo Beretta e Susi Felceti