REDAZIONE UMBRIA

Pietro Ricci Mostra con la lente d’ingrandimento

’’Micro e Macro Contemporary’’: a Foligno il viaggio cosmico-introspettivo dell’artista tra mega-opere e creazioni di pochi millimetri

Pietro Ricci Mostra con la lente d’ingrandimento

L’universo dentro di noi e quello fuori. L’arte che diventa ‘micro’ e ha bisogno della lente d’ingrandimento per essere percepita e l’arte che allarga lo sguardo a dismisura, per cogliere la vastità e l’inafferrabilità di ogni orizzonte. Per un artista delle idee come Pietro Ricci (nelle foto) il viaggio creativo può condurre alla materia ma anche al vuoto, all’immagine al buio dell’assenza, può rappresentare o suggerire, spiegare o confondere, evocare libertà e mistero. Tutto questo e molto altro nella mostra “Micro e Macro Contemporary”, viaggio verso l’ignoto, che sarà inaugurata domani, ore 17, nella Sala Costanza di Palazzo Trinci. E chi varcherà quella soglia, più che un visitatore diventerà un esploratore a tutto tondo, del cosmo e della propria coscienza, in una interazione costante tra percezione del reale e reazioni inconsce. In altre parole, citando la recensione di Silvano Tagliagambe, ci si muove nel campo delle ‘’operazioni e osservazioni mirate nei distretti congiunti del dentro e del fuori’’.

"Con questa mostra – spiega Pietro Ricci – ho ipotizzato una sorta di viaggio nell’universo, quello fuori e quello dentro di noi, verso l’ignoto. Sarà anche un modo per scoprire se stessi. Come nella sorpresa finale, quando in una stanza ci si troverà di fronte alla propria ombra. E tra immaginazione e sogno, per affrontare il viaggio artistico, ci si dovrà abbandonare un po’ ai suoi - e ai nostri - misteri. Accanto alle macro-opere ho voluto proporre anche produzioni artistiche di pochi millimetri, proprio da guardare con la lente. Anche in questa mostra seguo comunque la mia cifra, che ama oscillare tra il serio e l’ironico. Per esempio saranno esposti anche i pennelli speciali usati per realizzare le micro opere: pennelli anche ad una sola setola. E poi ci sono le macro-opere, fino ad arrivare ai ‘buchi neri’, ai ‘buchi bianchi’, al mistero. Nel viaggio si può trovare qualche certezza ma deve restare la linea dell’incertezza, più che a scoprire serve a cercare di capire, a cogliere le nostre minime percezioni per interpretare lo spazio in cui viviamo, forse i valori in cui crediamo. L’arte ci condurrà nell’emozione di una ricerca, che forse sarà del nulla. E nel cercare ci accompagna sempre il dubbio: forse troveremo, forse non troveremo le risposte a tutte le nostre domande". La mostra di Pietro Ricci, che ha il patrocinio del Comune, sarà presentata da Andrea Baffoni, previsto anche l’intervento della compagnia di danza “La Valigia dell’artista”. Con questo progetto Ricci (oltre che pittore anche scultore, performer e arteterapeuta) aggiunge un tassello importante alla sua carrellata di ‘personali’, già molto ricca. Di pochi giorni fa anche l’inaugurazione di un’altra mostra, ‘’InvestiMenti’’, nella sede Fideuram di Corso Cavour, a Foligno, aperta fino al 23 ottobre.