
Perugia si conferma tra le città più “generose“ in materia di mecenatismo moderno. Il Municipio capoluogo dell’Umbria, infatti, è quarto nella classifica italiana per la vivacità dell’Art Bonus con 65 progetti tra già realizzati e in progress per quasi 3 milioni di erogazioni (più di 800 milioni quelle a livello nazionale). Tra i mecenati locali ci sono manager di imprese, professionisti affermati, fondazioni, club di servizio, cittadini: donatori accomunati dalla voglia di rigenerare risorse private per metterle al servizio della cultura, in modo che tutti possano godere della bellezza ereditata dal passato.
Così in questi anni, grazie a quello che è diventato a tutti gli effetti uno strumento di strategia e politica culturale delle amministrazioni, sono stati curati, restaurati e consolidati l’Arco Etrusco, le statue neoclassiche che ornano i Giardini del Frontone, i portali e le vetrate di Palazzo dei Priori, le Fonti di Veggio, il pozzo di san Francesco, la peschiera di san Matteo degli Armeni, tanto per fare qualche esempio. Di recente ha ripreso smalto anche il monumento del Perugino ai giardini Carducci, mentre in questi giorni è partito il restyling dell’Acquedotto, finanziato grazie alla donazione di 500mila euro da parte della Brunello Cucinelli s.p.a, già sponsor di altri importanti interventi a favore dei monumenti simbolo della città. Ma il Comune di Perugia è stato tra i primi ad estendere l’Art Bonus anche al patrimonio librario. Così l’azienda Puliumbria Group Service ha deciso di finanziare il restauro del manoscritto “Indulgenze di Monteluce”, documento storico di inestimabile valore che narra la storia e le tradizioni della regione. L’opera fa parte della sezione dedicata al restauro dei libri della Biblioteca Augusta, sezione aggiunta recentemente al progetto Art Bonus. "Un ulteriore passo - dice l’assessore Leonardo Varasano - per preservare la nostra storia e la nostra identità culturale".
Silvia Angelici