Pavanelli vince e ora guida i Cinquestelle

Supera Liberati alle parlamentarie: è l’unica M5S con chance di elezione. Lega, Alessandrini davanti a Briziarelli. E spunta l’assessore Merli

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E’ Emma Pavanelli la candidata dei Cinquestelle in Umbria che ha le maggiori chances di tornare in Parlamento. La senatrice perugina (prima dei non eletti in Umbria alle elezioni politiche del 2018 ed entrata a Palazzo Madama il 31 luglio 2019, in seguito alla riassegnazione del seggio senatoriale del Movimento 5 Stelle rimasto vacante in Sicilia) è stata infatti la più votata alle "parlamentarie" per la Camera e sarà quindi la capolista del listino proporzionale.

Quello è infatti l’unico posto in cui i "grillini" possono aspirare a conquistare un seggio in Umbria (probabilmente se lo contenderanno per il gioco dei resti con il Terzo polo, Azione-Italia Viva), dato che sia agli uninominali così come al proporzionale-Senato dovrebbe accadere un miracolo affinché gli M5S eleggano qualcuno dal Cuore Verde. Pavanelli alla "parlamentarie" ha messo insieme 430 voti, ben 74 più di Andrea Liberati (356), già consigliere regionale nella legislatura 2015-2019 e che quindi sarà il secondo in lista dei Cinquestelle alla Camera. Poi (sempre per l’alternanza tra sessi) c’è Angelica Trenta e il cardiochirurgo Gino Di Manici Proietti, già in lizza alle precedenti politiche (supplenti sono Sabrina Monaco, Simone Berti, Fabiola Polinori, Giuseppe Pennino).

Al momento invece i candidati per il Senato sono soltanto due (il listino bloccato ne prevede un massimo di quattro): Raffaella Brunozzi (461 voti) e Rodolfo Rughi (335). Gli altri sono tutti uomini e quindi al momento non vengono schierati proprio per la mancanza di un’altra donna. Nelle prossime ore verranno comunque resi noti i nomi di coloro che saranno schierati nei tre collegi uninominali (due alla Camera e uno al Senato), ma come detto le possibilità di elezione sono davvero scarse (viene eletto il più votato della coalizione in ogni collegio).

La sfida nei partiti del centrodestra resta aperta. Assegnati i tre seggi uninominali (Virginio Caparvi, Lega; Raffaele Nevi, FI; Franco Zaffini, Fdi) sembra certo che Emanuele Prisco (Fdi) faccia il capolista alla Camera o al Senato (dove a Giorgia Meloni serve gente di fiducia), con Marco Squarta probabile altro capolista che divide le possibilità con un big nazionale.

Anche in casa Lega si cerca la quafra, con il seggio proporzionale alla Camera che è a forte rischio. Valeria Alessandrini potrebbe spuntarla su Luca Briziarelli, e in quel caso Simone Pillon viene indicato come secondo. Spunta anche il nome dell’assessore perugino Luca Merli come capolista al Senato, un modo per avere visibilità, poichè qui davvero la conquista del seggio appare impossibile.