
di Aessandro Orfei
Dall’officina di famiglia che negli anni ’8’ produceva autobus, all’esclusivo salone automobilistico. In una storia che sembra ricalcare quella di un’altra celebre famiglia: i Lamborghini che dai trattori sono approdati poi alle straprdinaria supercar richiestissime in tuto il mondo. Tra le colline umbre del Trevano è nata infatti a “Pambuffetti PJ-01“, una splendida hypercar che ha attirato i riflettori del mondo degli appassionati di motori all’ultimo ‘Milano Monza Motor Show 2021’.
Nell’esclusivo salone, Juri Pambuffetti, 45 anni e il suo staff hanno presentato la hypercar 100 per cento italiana, nata proprio in Umbria, e testata per le prime uscite ’in gran segreto’ e pre circa quattromila chilometri, sulle strade della regione cuore verde d’Italia e sulla pista dell’Autodromo di Magione. A condurla il pilota bevanate Andrea Boldrini, classe ’89, abituato alle competizioni della Fomrula Once. Un percorso lungo e scrupoloso che ha poi portato alla produzione della splendida Pambuffetti PJ-01 nello stabilimento di Trevi.
"L’auto è stata custodita scrupolosamente nel nostro bunker per anni – spiega Pambuffetti –, al riparo dagli sguardi dei curiosi e dei potenziali concorrenti. Oggi siamo stati orgogliosi di mostrarla e entusiasti del successo che ha riscosso nell’importante palcoscenico di Milano".
L’auto rappresenta proprio la realizzazione del sogno di Juri Pambuffetti, imprenditore con la passione per i motori. Nato e cresciuto tra la meccanica dei mezzi prodotti nell’azienda del padre, che realizzava autobus, Juri che si divertiva ad "avvitare e saldare le parti della carrozzerie dei bus" decide poi un bel giorno di allargarsi e di far fare all’azienda un altro passo, sfruttando il nohow che negli anni ha portato anche alla produzione di velivoli ultraleggeri. "Il sogno in realtà – racconta Juri – era quello di replicare le sensazioni di una monoposto, su strada. Esaltare quelle emozioni su un’auto targata". Da questa filosofia, è nata così la PJ-01, un’evoluzione della monoposto, da portare su strada. Le caratteristiche sono le stesse di una macchina da corsa: a cominciare dal posto di guida. Al pari insomma, di una Ferrari o di una Lamborghini. Questo il segmento di mercato al quale punta la hypercar Pambufetti. Il costo?
"Si tratta – spiega l’imprenditore umbro – di un’auto da un milione e mezzo di euro, che sarà prodotta in 25 unità. Monta un motore V10 aspirato italiano, 5.2, da 700 e 820 cavalli, cambio a innesti frontali e un impianto frenante racing. L’auto, che verrà sottoposta ancora dei test, verrà prodotta a partire dal prossimo dicembre. Circostanza in cui il team che ha creato il prototipo, composto da 10 persone, sarà allargato con altri innesti, con l’obiettivo di mantenere l’esclusività e la altissima qualità del mezzo. "Il nostro obiettivo – dice Marco Sforna, il progettista dell’auto, anche lui umbro di Castel Ritaldi – era quello di creare un’auto che non fosse ‘volgare’ e così ho cucito un abito da sera il più aderente possibile alla macchina. Tutto il progetto è partito da zero, mettendo in rete professionalità di livello umbre e, laddove non è stato possibile reperirle in Umbria, fuori regione come nel caso del telaio o del carbonio, preso nella stessa azienda che fornisce anche la Bugatti".