Palio dei Terzieri, il giorno della verità

Gran finale oggi a Città della Pieve dove il “Pallium“ verrà assegnato con la gara di tiro con l’arco della Caccia del Toro

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Città della Pieve

È il giorno del Palio a Città della Pieve. Il Terziere Castello ha già riconsegnato il "Pallium“ vinto nel 2019 - ultimo anno in cui, causa emergenza sanitaria, è stato possibile disputarlo - nelle mani del Podestà, che ne sarà custode fino alla proclamazione del vincitore nella gara di tiro con l’arco della Caccia del Toro che si terrà questo pomeriggio: la rievocazione in forma non cruenta delle antiche “Cacce“ senesi che, ai tempi del Perugino, si svolgevano nella vicina città ghibellina alla quale Città della Pieve, per secoli ribelle allo Stato della Chiesa, è legata da sempre per storia, tradizioni, cultura. La caccia - come da tradizione - sarà preceduta dall’imponente Corteo Storico, composto da oltre 800 figuranti in abiti rinascimentali, che sfilerà per le vie principali della città fino al Campo Serenella Baglioni scortando i propri arcieri. Verrà inoltre assegnato - come da più recente innovazione apportata al Palio - da una prestigiosa giuria di esperti un riconoscimento (Premio Masgalano) alla figura del Corteo che risulterà migliore per portamento, manifattura del costume e pertinenza rispetto al contesto storico di riferimento. Ogni sera, per tutta la durata della manifestazione, il pubblico è stato intrattenuto con spettacoli in piazza, rappresentazioni teatrali, botteghe artigiane in pieno stile rinascimentale e nelle taverne, cuore pulsante dei Terzieri, dove fino a questa sera si possono degustare antichi e prelibati piatti in una cornice che regala a cittadini e turisti un vero e proprio tuffo nel passato. Un evento che non è una semplice rievocazione storica, ma essenza stessa della vita cittadina, nel pieno spirito di una città che riconosce nel Palio il simbolo di una tradizione artistica che ingloba il profondo significato di valori condivisi dalla comunità, agonismo, fratellanza e collaborazione per la vittoria. Nei giorni scorsi non sono mancate le polemiche, tra scherzi goliardici spintisi fino al limite (come il sequestro del materiale dei tamburini del Castello) alla minaccia di ritirarsi dall’Ente Palio da parte di un Terziere "offeso" dal mancato rispetto delle regole sull’apertura delle taverne. Ma in fondo anche questo è Palio, nulla che non possa sciogliersi nel pianto di gioia per la vittoria o nella rabbia per la sconfitta.