
Il Pala Evangelisti (Foto Crocchioni)
Perugia, 3 maggio 2018 - ALTRO che «PalaSir». Il presidente della Sir Volley, Gino Sirci, in un’intervista al nostro giornale, aveva detto chiaro e tondo che non aveva nessun interesse a sponsorizzare il palazzetto e «appiccicarci» fuori il nome della squadra. E così è stato. Ieri infatti sono state aperte la busta a Palazzo Grossi (c’era infatti una sola offerta) e assegnato il nuovo nome alla struttura di Pian di Massiano che da luglio non si chiamerà più «PalaEvangelisti» bensì «Pala Barton».
E’ stato proprio il gruppo perugino che si occupa di telefonia ad aggiudicarsi il bando per la sponsorizzazione che prevede – tra gli altri aspetti – la possibilità del cambiamento del nome. E i titolari dell’azienda Mauro e Silvano Bartolini, non eistano a esprimere la loro soddisfazione per questa storica aggiudicazione.
«Da Perugini e amanti della nostra città – spiegano – siamo onorati di poter dare il nostro nome al palazzetto dello sport, in linea con realtà come il PalaLottomatica di Roma o il Mediolanum Forum di Milano e in un’ottica di riqualificazione e riordino della struttura. Ci impegneremo perché, con il nostro contributo, il palazzetto possa acquisire un livello sempre più consono ai grandi eventi sportivi e culturali che è chiamato a ospitare».
Il contratto di sponsorizzazione, infatti, a fronte della possibilità di legare il nome del palasport all’azienda Barton e dell’installazione di un’insegna sul timpano sud e in corrispondenza dell’ingresso principale, si sostanzia di un contributo che il Comune potrà utilizzare per la gestione della struttura. Il contratto con il main sponsor partirà il primo luglio per concludersi nel 2020 e con la possibilità di un rinnovo per altri due anni. La base dell’offerta era di 40.500 euro, ma la Barton ne ha offerti 51.030, dunque quasi diecimila in più.
Infine è il caso di ricordare che Giuseppe Evangelisti – che cederà il passo a Barton – era un decoratore, garibaldino e antifascista nato il 13 marzo del 1873 a Porta Sant’Angelo e morto da esule in Francia nel 1935.