
La notizia è apparsa ’quasi in sordina’ sul sito della rivista francescana nata cento anni fa. “San Francesco patrono d’Italia“, diretta fino ad oggi con professionalità e grande passione da Padre Enzo Fortunato che l’ha fatta crescere (oggi ha diffusione nazionale e un grandissimo seguito di lettori oltre che una nutrita redazione), ha due nuovi responsabili. "A partire dal numero di gennaio 2022 – si legge nel sito –, la Rivista avrà come direttore responsabile fra Riccardo Giacon, mentre il nuovo direttore editoriale sarà fra Giulio Cesareo. Quest’ultimo, già in precedenza nominato direttore dell’Ufficio Comunicazione della Custodia, a decorrere da sabato 1° gennaio 2022 ricoprirà anche i ruoli di portavoce e direttore della Sala Stampa della Basilica di San Francesco. A fra Riccardo Giacon e a fra Giulio Cesareo – si legge ancora nel sito – l’augurio di un proficuo e concorde impegno a servizio dell’annuncio del Vangelo. A fra Enzo Fortunato, il grazie riconoscente per le energie profuse, assieme all’augurio che anche nei futuri incarichi continui a divulgare il messaggio evangelico e francescano con la creatività che lo contraddistingue".
Quali gli incarichi futuri che aspettano padre Enzo Fortunato? Nessuna ufficialità al momento ma ci sarebbero nuovi e interessanti scenari romani (la Fondazione ’Fratelli tutti’ presieduta dal cardinale Gambetti già Custode del sacro Convento?). Intanto padre Enzo affida a una ’lettera’ piena di speranza il suo salutoin cui ricorda il cammino fatto ad Assisi, dove arrivò nel 1986. Fupoi nel 1997 l’allora Custode padre Vincenzo Coli ad affidargli la direzione della Rivista. "Ho avuto la gioia – si legge nell’editoriale – di accompagnare il giornale al centenario. Se dovessi fare una sintesi del cammino vissuto direi: dal buio del terremoto alla luce della “Fratelli tutti“ firmata sulla tomba di San Francesco. Quando padre Vincenzo Coli mi affidò il mensile della Basilica, non avrei mai immaginato che sarebbe giunta questa meta – sottolinea ancora padre Enzo –. La situazione non era nelle migliori condizioni possibili, c’era la volontà di portare avanti ancora per un po’ la pubblicazione e poi, se non fossimo riusciti a risollevarne le sorti, sarebbe stata sospesa. Ero una sorta di “liquidatore”. Oggi la rivista raggiunge tutta l’Italia e parte del mondo....". Il risultato più importante? "La trasversalità. Le pagine del giornale parlano a tutti, che siano credenti o no, che siano laici o altro. Nel pieno rispetto del messaggio di Francesco...". E ancora: "Se penso che all’inizio di questa avventura eravamo solo in due: un “vecchietto” e un fraticello intimorito…Ho avuto l’onore di ideare e coordinare questa redazione per molti anni, incoraggiato dai miei Custodi: padre Coli, padre Berrettoni, Padre Piemontese e padre Gambetti, creato Cardinale a suggello del lavoro svolto durante il suo mandato. Un privilegio che mi ha dato la forza di guardare avanti".
Padre Enzo ringrazia infine l’attuale Custode Marco Moroni che lo ha invitato a continuare ad occuparsi dell’iniziativa soldiale “Con il Cuore“ ideata 19 anni fa. Sarà infatti l’iniziativa per la raccolta fondi benefica che terrà vivo il legame di padre Enzo con Assisi. Nei saluti finali il pensiero ai confratelli e ai colleghi. "A te fra Riccardo, a te fra Giulio buon cammino… e a voi cari ragazzi, prendendo a prestito alcune delle parole di don Carlo Gnocchi: arriveranno persone migliori di me… e spero vi amino come vi ho amato io. Buon viaggio brave gente".
D. Miliani
M.Baglioni