
Quattro medici, un farmacista, un biologo e un dirigente amministrativo – in tutto sette dirigenti – sono stati stabilizzati dall’Azienda ospedaliera di Perugia: un iter che si concluderà entro fine anno. La Direzione del Santa Maria della Misericordia ha infatti annunciato che, dopo il personale precario dell’area comparto per vari profili professionali avvenute nei giorni scorsi, sono state deliberate nelle sedute del 6 e 9 agosto le stabilizzazioni relative all’area dirigenziale sanitaria e non, portando a termine l’iter degli avvisi pubblici indetti a fine maggio scorso.
Il dettaglio dei provvedimenti adottati e i riferimenti alle relative delibere sono consultabili nell’albo pretorio del sito web aziendale, spiega sempre la nota del quartier generale dell’ospedale.
Ciò che non c’è scritto sul comunicato – ma compare nella delibera 1175 del 9 agosto – è il nominativo di una delle dirigenti stabilizzate in area amministrativa. Una questione che ha creato sembra non poche perplessità. Si tratta infatti della dottoressa Rosa Maria Franconi, imputata nel processo ’Concorsopoli’, ormai alle porte con la pesante accusa di associazione per delinquere finalizzata a truccare i concorsi pubblici. Certo, con lei sono imputati altri due funzionari amministrativi. Per tutti comunque l’Azienda ospedaliera aveva già avviato il procedimento disciplinare e poi sospeso in attesa del verdetto sul fronte penale.
Nella Delibera firmata dal direttore generale, Marcello Giannico e pubblicata ieri mattina è spiegato che ’entro i termini di scadenza del bando’, l’unica domanda presentata era quella della Franconi e che la ’concorrente risulta in possesso dei requisiti richiesti per la stabilizzazione’ e quindi è stata di fatto promossa. Al netto delle eventuali polemiche politiche il direttore generale aveva chiesto un parere legale all’avvocato Stefano Giubboni, allegato alla delibera. Il 13 luglio il professionista aveva in sostanza spiegato che non c’erano ragioni ostative e che l’imputazione di per sè non poteva certo incidere sulla domanda legittima di stabilizzazione da parte della dirigente. Solo dinanzi a una sentenza o a un provvedimento restrittivo o di sospensione dal servizio la direzione avrebbe avuto mano libera.
E’ scritto nel capo di imputazione (quello che coinvolge anche politici e manager): "Antonio Tamagnini, Maria Cristina Conte e Rosa Maria Franconi contribuivano all’alterazione delle procedure concorsuali, attuando le disposizioni impartite dai direttori apicali dell’Azienda sfruttando a tal fine l’incarico di presidente, segretario e componente delle commissioni esaminatrici nell’ambito dei concorsi pubblici".
Conte e Tamagnini nel frattempo sono stati spostati ad altri incarichi ma ovviamente mantenuti in servizio.
Il processo per tutti riprenderà il prossimo 7 settembre.
L’unico licenziato – ma pende il ricorso davanti al giudice – è stato l’ex direttore amministrativo del Santa Maria (ma dipendente dell’Asl), Maurizio Valorosi che aveva patteggiato la pena, divenuta quindi definitiva.
"Con la stabilizzazione dei dirigenti sanitari e amministrativi si conclude un percorso avviato circa un anno fa sul quale abbiamo investito molto - sottolinea Marcello Giannico, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia – con l’obiettivo di ridare a questa Azienda le risorse umane di cui aveva bisogno. Ricordo che il 95% del personale dipendente ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Queste ultime azioni riducono al minimo fisiologico il contingente dei precari con contratti a tempo determinato - continua - ; si tratta del minimo necessario per garantire flessibilità ad una organizzazione complessa come quella dell’Ospedale di Perugia".
Eri.P.