REDAZIONE UMBRIA

Ora anche il Capodanno in piazza è a rischio

Crescono i timori per l’aumento dei contagi. A Perugia proseguono i preparativi (minimi) per la festa in centro, poi si vedrà

Il Capodanno in piazza è a rischio ovunque. Ad Amelia il sindaco ha già vietato qualsiasi manifestazione, altre città si apprestano a farlo. Mentre a Perugia la notte di San Silvestro è a rischio. "Noi stiamo andando avanti con l’organizzazione dell’evento in piazza Matteotti – conferma l’assessore alla Cultura, Leonardo Varasano – tre piccoli palchi, in un’area ad accesso controllato come già avvenuto lo scorso 10 agosto. E poi procediamo con la preparazione per i fuochi artificiali dalla zona del Santa Giuliana. Naturalmente attendiamo indicazioni dalla Questura in tal senso, consapevoli della situazione epidemiologica. Credo che una qualche risposta definitiva potremo averla la prossima settimana".

Anche a Perugia, è bene ricordarlo, dal prossimo settimana scatta l’obbligo delle mascherine all’aperto: per tutto il periodo natalizio, fino al 6 gennaio. L’obbligo sarà limitato ai giorni festivi e prefestivi, dalle 14 alle 24 e in alcune vie principali del centro storico. In Umbria, al momento, provvedimenti analoghi sono stati adottati a Foligno, Spoleto, Nocera, Bevagna e Amelia, Castiglione del Lago, Terni e Assisi (qui fino al 9 gennaio). Ma altre è prevedibile ne arriveranno presto.

Intanto però è bene ribadire che l’Umbria si trova pur sempre in zona bianca e anche se dovesse "retrocedere" in fascia gialla sarebbero comunque consentite molte attività. Qualche esempio? Con il green pass rafforzato sarà possibile assistere a spettacoli, eventi sportivi, ma anche andare alle feste e in discoteca, oltre, ovviamente a bar e ristoranti al chiuso. Chi, al contrario, non è vaccinato e quindi non ha diritto al green pass rafforzato, non potrà andare al ristorante per tutto il periodo delle feste, fino al 15 gennaio. Potrà, però, cenare in tavoli all’aperto.

Proprio su questo dice la sua anche lo chef umbro, Gianfranco Vissani. "Vogliono i vaccini a tutti i costi, ma perché non mettono direttamente l’obbligo: sarebbe meno ipocrita" dice parlando con l’Adnkronos. Vissani è scettico sul green pass rafforzato per entrare nei ristoranti al chiuso anche in zona bianca. "In tanti stanno disdicendo il pranzo di Natale - racconta - Fra la gente ci sarà sempre chi non si vaccina, perché i dubbi restano per le reazioni che si possono avere. Io ho fatto tre dosi e probabilmente fra poco ne farò una quarta, perché non si sa quanto il siero duri davvero". Sicuramente – conclude – non si sono resi conto e non sapevano quanto potesse durare l’immunità, ma come ho sempre detto, ci sarà una scia di 5 anni, è tutto ancora da sperimentare. Come faremo ad andare avanti così?".

Michele Nucci