REDAZIONE UMBRIA

Omicidio Gildoni. Alla vedova 100mila euro

La soddisfazione dei familiari dopo la sentenza di appello. Risarcimento più che doppio. col ricorso del legale Bianchi.

Omicidio Gildoni. Alla vedova 100mila euro

CITTA’ DI CASTELLO

La Corte d’appello del tribunale di Venezia ha parzialmente riformato la sentenza di primo grado concedendo un risarcimento di 100mila euro alla sismologa e vulcanologa aretina Barbara Cantucci, vedova del colonnello dei carabinieri Valerio Gildoni, il militare dell’Arma originario di Città di Castello ucciso in provincia di Vicenza nell’estate del 2009. I familiari dell’ufficiale – difesi dall’avvocato tifernate Gianmarco Bianchi – sono rimasti soddisfatti dell’esito di questo passaggio del processo civile, col legale che è riuscito a evidenziare il divario economico tra le parti anche con una perizia (in primo grado i giudici avevano predisposto un risarcimento di appena 40mila euro, una vera e propria beffa per la moglie, i genitori e il fratello del colonnello). Quindi la sentenza, riformata, è già passata in giudicato con le procedure successive avviate.

"In appello – ha detto l’avvocato Bianchi – non era possibile presentare nuove documentazioni, comunque abbiamo lo stesso raggiunto l’obiettivo".

Si è quindi chiusa dopo 14 anni dal delitto la vertenza civilistica dell’ omicidio del colonnello Gildoni: i giudici hanno stabilito che Battista Zanellato, l’uomo che a Nanto di Vicenza uccise l’ufficiale dell’Arma, era totalmente infermo di mente. Zanellato, morto 2016, aveva 85 anni nel luglio del 2009. Un periodo in cui l’anziano era soggetto a vari problemi di salute e decise di barricarsi in casa asserragliandosi armato del suo fucile da caccia. Il figlio lanciò l’allarme chiedendo l’intervento del medico curante che arrivò con i militari in compagnia del colonnello Gildoni appena insediato a Vicenza.

I familiari dunque hanno espresso la loro soddisfazione per questo epilogo.

Fabrizio Paladino