
Oggi il controesame di Rocca
Riprende questa mattina il processo per il presunto esame farsa d’italiano del calciatore uruguaiano Luis Suarez, per il quale sono a giudizio gli ex vertici dell’Università per stranieri di Perugia, dove la prova per ottenere la certificazione B1 di lingua si è svolta, il 17 settembre 2020. All’allora rettrice Giuliana Grego Bolli, all’ex direttore generale Simone Olivieri e alla direttrice del Centro di valutazione e certificazioni linguistiche, Stefania Spina, viene contestato, sostanzialmente, di aver agito illecitamente per organizzare un esame che il candidato non avrebbe potuto fallire, essendo, per l’accusa, a conoscenza tanto di domande che di risposte. L’esame era fondamentale perché Suarez potesse ottenere la cittadinanza italiana e passare alla Juventus come calciatore comunitario, in tempo per la consegna delle liste di Champions League. Il passaggio, poi, non fu mai perfezionato, Suarez passò l’esame, ma allo stesso tempo, scoppio il caso sulla scorta di alcune intercettazioni fatte dalla Guardia di finanza che stava già indagando per altre ipotesi di reato sulla Stranieri.
Oggi è previsto il controesame di Lorenzo Rocca, all’epoca di fatto coordinatore del Centro di certificazione ed esaminatore di Suarez. Rocca, anche lui indagato, aveva chiuso la vicenda con un patteggiamento, di fatto, per l’accusa, confermando l’ipotesi contestata agli indagati. Come è emerso dalla prima parte del suo esame, nel quale, sostanzialmente, ha detto di aver fatto quello che altri gli avevano detto di fare, in particolare di "non uscire dai binari". Oggi la parola passa alle difese degli imputati, gli avvocati Francesco Falcinelli e lo studio legale Brunelli.