Nuovo Curi, tutto fermo. Nessuna risposta dalla Srl alle richieste del Comune

Dopo un mese dalla sospensione a Palazzo dei Priori non è arrivato nulla. L’amministrazione: "Chiesti numerosi e approfonditi chiarimenti sul progetto"

Il futuro Curi

Il futuro Curi

Perugia, 14 aprile 2023 - Dopo un mese di attesa, nessuna risposta è arrivata al Comune dall’Arena Curi Srl, la società che ha presentato il project financig da 76,3 milioni per rifare ex novo lo stadio di calcio. A metà marzo, infatti, l’Unità operativa "Impianti sportivi" di Palazzo dei Priori, aveva chiesto numerosi e approfonditi chiarimenti alla società di progetto ("sospensione dei termini), in merito a una serie di elementi contenuti sia nel Piano economico e finanziario, che in quello urbanistico-architettonico recapitato e depositato formalmente al protocollo il 9 febbraio scorso.

Subito dopo dirigenti e tecnici del Comune si erano riuniti più volte proprio perché i tempi della cosiddetta legge-stadi (entrata in vigore il 1°primo gennaio) sono molto ristretti e prevedono, una volta depositato il progetto, che la Conferenza dei Servizi si riunisca dietro richiesta del promotore, entro i 60 giorni successivi per esprimere il proprio parere. Ma il Comune, proprio perché alcuni aspetti dell’operazione non lo convincono, ha chiesto spiegazioni interrompendo di fatto l’iter dei 60 giorni. Iter che è quindi ancora sospeso, poiché quelle risposte non sono arrivate.

Cosa significhi questo temporeggiare della Srl non è chiaro, quel che è certo – come risulta da fonti qualificate di Palazzo dei Priori – è che le richieste inoltrate alla società sono state numerose e approfondite. Iter bloccato dunque, senza dimenticare che in Comune scalpitano, poiché il "Curi" ha bisogno di restauri profondi e veloci, per non restare dimezzato come sta accadendo da tempo. Non a caso è aperto il canale con "Cassa depositi e prestiti" per capire quanto sia concreta la possibilità di un finanziamento agevolato per rifare lo stadio a stralci.

Tra gli altri elementi in discussione, ci sarebbe anche quello di una possibile richiesta meno onerosa della Srl all’amministrazione comunale. Nel Pef il contributo pubblico richiesto è di 12 milioni (più Iva) che potrà avvenire durante l’avanzamento dei lavori. Addirittura è previsto che l’ente possa entrare nella società, fino a un massimo del 10% del capitale sociale (stessa possibilità concessa al Perugia Calcio). Da non scordare che è previsto che il Comune percepirà per la destinazione urbanistica di quell’area, circa due milioni e mezzo e che ogni anno incasserebbe 360mila euro di Imu.