Nuovo Curi, la mossa dei promotori : "Allo stadio i concerti di UJ" . Ma Benni si sfila dall’operazione

Nella giornata di oggi la ‘Arena Curi’ ripresenta il progetto e prova a puntare anche sugli eventi musicali . Intanto l’imprenditore marchigiano di King lascia la cordata e rinuncia a investire i suoi 20 milioni.

Nuovo Curi, la mossa dei promotori : "Allo stadio i concerti di UJ" . Ma Benni si sfila dall’operazione

Nuovo Curi, la mossa dei promotori : "Allo stadio i concerti di UJ" . Ma Benni si sfila dall’operazione

"Finalmente si potrà liberare il Santa Giuliana da Umbria Jazz e i concerti si potranno tenere nel Nuovo Curi".

E’ la mossa di Francesco Lana, amministratore delegato di Arena Curi Srl, la società a cui lo scorso luglio il Comune ha bocciato la proposta per il nuovo stadio e che oggi pomeriggio ripresenterà alla Sala dei Notari (ore 17,30) il progetto per rifare ex novo lo storico impianto che ospita dal 1975 le partite del Perugia. Lana, che insieme a Simone Minestrini continua il suo giro con i giornali e le Tv ‘amiche’ alla caccia di consensi, qualcosa ha in più ha già detto rispetto a quanto verrà raccontato oggi pomeriggio.

A cominciare proprio dalla conferma della versatilità dell’impianto, in grado di ospitare eventi extra calcio: questo – insieme alla parte commerciale che misura 10mila metri quadrati – dovrebbe essere il vero business dell’investimento, anche perché visti i risultati attuali della squadra e le prospettive, dal calcio si ricaverebbe assai poco. E quindi il Curi, secondo la Srl, è pronto ad aprire le porta a Umbria Jazz: proposta tutta da valutare. Bisognerà poi capire se quegli introiti da eventi-spettacoli-concerti da 10 milioni all’anno previsti con il vecchio progetto e la collaborazione di Asm Global verranno confermati o meno. Lana ha aggiunto che rispetto al progetto bocciato cambia anche il ‘guscio’ dell’impianto, la parte esterna insomma, come si vede dalla foto. Poi è toccato a Minestrini: "Gli investitori non siamo noi – ha detto – ma il ‘Fondo 10 Stadi’ che metterà a disposizione 73 milioni per l’impianto".

Intanto però Giulio Benni, il costruttore marchigiano che detiene il marchio commerciale King (che ha già alcuni negozi in Umbria e altri ne aprirà a breve) si è sfilato: non fa più parte della cordata. E non è una perdita di poco conto, dato che nel progetto precedente era il più solido tra gli investitori, disposto a mettere nell’operazione una ventina di milioni. Minestrini poi ha precisato: "Questa non è un’operazione elettorale, poiché la decisione spetterà comunque alla prossima Giunta comunale". In realtà è proprio un assist a questa amministrazione che solo nel prossimo autunno sapremo se verrà o meno finalizzato. Arena Curi comunque è fiduciosa perché intanto il Perugia durante gli anni dei lavori dovrebbe andare a giocare a Ponte San Giovanni (7 milioni l’investimento per adeguare lo stadio degli Ornari con Curva nord e Gradinata mobili per 8mila spettatori e una collocazione infelice per il traffico) e non a Gubbio. E poi perché al Comune non verrà chiesto di mettere un centesimo e questo dovrebbe consentire almeno di ottenere l’ok sull’interesse pubblico. Ma i dubbi di questa operazione restano davvero tanti.

Michele Nucci